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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Carpi, al "Ramazzini" un prelievo multiorgano da donatore a cuore battente

A supporto dell’équipe del Centro regionale trapianti dell’Emilia-Romagna anche un infermiere dell’Ospedale di Vignola: competenza e professionalità al servizio di un’esperienza formativa importante. Il grazie dell’Azienda sanitaria ai famigliari

All’Ospedale Ramazzini di Carpi è stato eseguito nei giorni scorsi un prelievo multiorgano (fegato e reni) da paziente in morte encefalica a cuore battente, un 79enne ricoverato nel reparto di Anestesia e Rianimazione diretto dal dottor Alessandro Pignatti. Si tratta del terzo prelievo eseguito negli ultimi due mesi al Ramazzini.

A rendere possibile questa importante operazione, che potrà essere fondamentale per la vita di altre persone, è stata la sinergia tra strutture ospedaliere della rete Ausl e in particolare per quanto riguarda la componente infermieristica, in un periodo complicato sotto il profilo dell’organico anche per la ripresa delle attività chirurgiche: a supportare l’équipe del Centro regionale per i trapianti dell’Emilia-Romagna è infatti giunto un infermiere dell’Ospedale di Vignola, Enrico Ori, che ha assicurato la propria disponibilità rispondendo presente alla chiamata di Barbara Ferrari, referente aziendale per il procurement, e di Enrica Becchi, coordinatrice locale trapianti Area Nord. Insieme a lui, le infermiere Luciana Rocca e Rodica Turcu, dell’équipe delle sale operatorie del Ramazzini, e la dottoressa Claudia Angeloni, medico anestesista.

La collaborazione tra staff di diversi ospedali mette in evidenza lo sforzo congiunto, di tutto il personale e le strutture dell’Azienda USL di Modena, verso un unico obiettivo, quello di rendere possibile un’attività tanto importante e delicata qual è la donazione di organi e tessuti. Allo stesso tempo, l’esperienza formativa della scorsa settimana rappresenta un passo nel percorso di competenze diffuse e professionalità sempre più ricercate e preziose per la comunità.

L’AUSL di Modena ringrazia i famigliari del donatore per la generosità, la grande sensibilità e l’esempio offerto, nonostante il momento di dolore per la perdita del proprio caro.

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