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Unimore nel team che ha vinto il prestigioso premio Horizon della Royal Society of Chemistry

Premiat il dott. Francesco Tassinari per uno studio internazionale sui materiali chirali, che indaga le proprietà dello "spin" deglie elettroni e che potrà avere ampie ricadute sulal tecnologia che usiamo ogni giorno

Un team internazionale di scienziati, tra i quali c’è anche il Dott. Francesco Tassinari del  Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche di Unimore, è stato nominato vincitore del Premio Horizon della Divisione Chimica dei Materiali della Royal Society of Chemistry, che celebra le più importanti ricerche scientifiche su scala planetaria.

Il team “Materiali Chirali”, che vede impegnati accademici di varie università con sede nel Regno Unito, nei Paesi Bassi, negli Stati Uniti, nonché in Israele, Spagna, Germania e Italia, ha vinto il premio per la scoperta di materiali organici chirali che consentono un elevato controllo sullo spin degli elettroni e dei fotoni.

Questi scienziati si uniscono a una prestigiosa lista di vincitori dei precedenti premi della RSC, tra i quali 50 Premi Nobel, inclusi i premi Nobel 2016 Jean-Pierre Sauvage, Fraser Stoddart e Ben Feringa.

Dopo aver ricevuto il premio, il membro del team Francesco Tassinariricercatore Unimore, che ha lavorato per sei anni al Weizmann Institute of Science (Rehovot, Israele), ha dichiarato: “Il team è davvero completo e raggruppa grandi scienziati che vengono da background molto diversi. Far lavorare chimici e fisici a stretto contatto permette di ottenere risultati straordinari".

Un vasto numero di tecnologie presenti e future si basa sul controllo di una proprietà fondamentale degli elettroni e della luce detta “spin”. Mentre le applicazioni correnti vanno dalla memoria dei computer ai display a 3D, possibili applicazioni future comprendono computer e sensori quantistici, display ad alte performance e crittografia. Le strategie attuali per il controllo dello spin in queste applicazioni si basano su materiali molto costosi o approcci con severe limitazioni pratiche. Il team ha sviluppato un approccio alternativo per controllare lo spin degli elettroni e della luce tramite materiali organici chirali (molecole che non sono sovrapponibili alla loro immagine speculare) che assorbono ed emettono una luce circolarmente polarizzata.

I materiali e i metodi sviluppati nel progetto hanno portato alle polarizzazioni più elevate mai raggiunte finora, andando contro a quanto si pensava teoricamente possibile in precedenza, e hanno aperto la porta a nuove applicazioni basate sullo “spin”.

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