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Sottopasso stradale o ponte ferroviario? Due soluzioni per via Panni

I cittadini saranno chiamati ad esprimersi sulle due proposte di sottopasso stradale o sovrappasso ferroviario. Soluzioni allo studio per superare le interferenze con la viabilità

Un sottopasso stradale in linea con l’attuale percorso oppure un sovrappasso ferroviario che consenta di mantenere l’attuale quota stradale? Sono le due soluzioni allo studio da parte di Fer e del Comune di Modena per il superamento del passaggio a livello di via Panni, su cui nelle prossime settimane l’Amministrazione intende avviare, con il coinvolgimento del Quartiere, una consultazione cittadina, che potrà avvalersi di strumenti diversi, sul modello di quella realizzata per piazza Mazzini.

La prossima introduzione del Sistema di Controllo Marcia Treno, volto ad aumentare la sicurezza della circolazione dei treni, a causa dell’estensione della catena di controlli sugli attraversamenti e dell’eventuale adeguamento dei punti di segnalamento, potrà determinare un ulteriore allungamento dei tempi di chiusura dei passaggi a livello, rispetto alle criticità che già si registrano. Per questo, quindi, sono allo studio soluzioni alternative ai passaggi a livello principali.

Regione e Fer hanno definito un programma di interventi sulla ferrovia Modena-Sassuolo per il superamento degli impatti e delle interferenze, in particolare in ambito cittadino, derivanti dagli attuali passaggi a livello e, con il Comune Fer ha siglato un protocollo d’intesa per la realizzazione di interventi infrastrutturali attualmente in corso di approfondimento.

Riqualificazione della Stazione Piccola e della linea Modena-Sassuolo, ok al sottopasso di via Morane

In particolare, su via Panni, dove potrà essere per altro istituita una fermata, sono appunto al vaglio due soluzioni: una prima che prevede di abbassare l’asse stradale in modo da realizzare un sottopasso, che si scosterà leggermente rispetto all’attuale percorso lambendo una piccola porzione del parcheggio antistante il parco Amendola; una seconda che immagina l’elevazione della linea ferroviaria con la realizzazione di un breve tratto di ‘viadotto’ in grado anche di ricucire il parco Amendola con il verde oltre l’attuale percorso della ferrovia. Al tempo stesso si sta conducendo un approfondimento sul possibile riassetto della viabilità del quadrante, valutando se il carico veicolare su via Panni subirà modifiche, anche alla luce delle scelte dell’Amministrazione di non proseguire con le espansioni inizialmente previste nell’area dal Piano regolatore vigente.

Sono in corso, inoltre, valutazioni per risolvere altre interferenze tra viabilità e linea ferroviaria Modena-Sassuolo, come ad esempio per il passaggio a livello di via Mantegna. Sulla base delle verifiche dell’impatto del nuovo Sistema di Controllo Marcia Treno e delle prime soluzioni infrastrutturali adottate, si valuteranno quindi l’effettiva necessità e le modalità per intervenire in altri nodi.

Infine, nell’ambito dell’efficientamento del trasporto pubblico Modena-Sassuolo, il Comune, in collaborazione con Amo ha anche affidato uno studio sul ruolo della linea ferroviaria Modena-Sassuolo, che metta a confronto gli scenari in termini di potenziale efficacia, criticità, costi di investimento e risorse necessarie sul medio-lungo periodo, valutando anche più di una tecnologia alternativa al treno, come ad esempio il tram, fermo restando il corridoio riservato rappresentato dal tracciato odierno.

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