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Presidi dei volontari e "tutor civici", sei proposte per la sicurezza. Un podcast in zona Tempio

Al centro delle proposte dei volontari, in collaborazione con la Polizia locale, il presidio dei parchi e delle zone più frequentate dai cittadini. Finanziamenti per complessivi 49mila euro

Dal presidio del centro storico e dei parchi, anche con l’utilizzo di unità cinofile, al contrasto del degrado sociale attraverso attività di ascolto della comunità in spazi e sportelli dedicati, fino alla realizzazione di un podcast per “raccontare” via web il quartiere Tempio. Sono alcune delle proposte finanziate dal Comune di Modena, per complessivi 49mila euro, col bando rivolto ai soggetti del terzo settore che intendono sviluppare un’attività biennale nel periodo 2023-2024, nell’ambito delle politiche di sicurezza integrata e partecipata e di sicurezza urbana previste dal Patto “Modena sicura”, in collaborazione con la Polizia locale. L’avviso pubblico invitava, in particolare, a presentare progetti finalizzati a contribuire al presidio del territorio, alla sicurezza urbana e alla tutela dell’ambiente attraverso la realizzazione di iniziative che coinvolgano i cittadini e i gruppi di Controllo di vicinato.

Per tutte le sei associazioni in possesso dei requisiti previsti è stata accolta la domanda, mentre un progetto non è stato valutato conforme a quanto richiesto dal bando. In particolare, hanno ottenuto il finanziamento le associazioni Vivere sicuri, Raggruppamento guardie ecologiche volontarie di Legambiente, Via Piave e dintorni, Laboratorio verde di Modena Fare ambiente, Associazione nazionale alpini – sede di Modena e Narxis Ets. Il contributo massimo erogabile era di 5mila euro, a copertura di una percentuale massima dell’80 per cento dei costi sostenuti per i progetti.

Il bando si è inserito nelle attività sviluppate dall’Amministrazione comunale a favore della prevenzione sociale e per contrastare disagi e comportamenti devianti, anche per promuovere l’educazione alla convivenza e il rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l’integrazione e l’inclusione sociale. In questo perimetro si colloca, quindi, il coinvolgimento delle realtà del terzo settore che hanno presentato progetti incentrati, appunto, su sicurezza urbana e presidio della città; tutela del patrimonio naturale, dell’ambiente e del verde pubblico, artistico e culturale; educazione alla convivenza e al rispetto della legalità; programmi di animazione del territorio e aggregazione della cittadinanza; promozione della cittadinanza attiva e coesione sociale; attività formative, culturali, sportive e sociali; mediazione dei conflitti e dialogo tra le persone, integrazione e inclusione sociale delle fasce deboli.

Come previsto dall’avviso pubblico, le proposte accolte puntano a cogliere le opportunità e le risorse del territorio e delle comunità e devono coinvolgere e connettersi con servizi pubblici e condivisi (sociali, aggregativi, educativi e culturali) e con altre funzioni urbane presenti nell’area (commercianti, comitati, polisportive e parrocchie). In fase di valutazione è stata tenuta in particolare considerazione la capacità dei soggetti del terzo settore di creare sinergie tra realtà del territorio, come i gruppi di Controllo di vicinato, sui fronti della condivisione di spazi e della programmazione di iniziative.

Le sei proposte, dal podcast ai tutor civici

Sono sei le proposte progettuali approvate e finanziate dall’Amministrazione comunale nell’ambito del bando dedicato allo sviluppo di azioni di sicurezza integrata e partecipata e di sicurezza urbana in collaborazione con la Polizia locale. Lo stanziamento erogato ammonta a complessivi 49.225 euro.

Entrando nel dettaglio delle iniziative finanziate, i volontari dell’associazione Vivere sicuri svilupperanno il progetto “Vivere sicuri - Ambiente e sicurezza” che prevede l’apertura del punto d’ascolto “Punto città Sociale e Sicura” di via Costa 77 da lunedì a sabato; la rimozione di scritte che dovessero essere realizzate con finalità vandaliche sugli immobili dell’Amministrazione comunale; il presidio dei cimiteri di San Cataldo e Albareto; il supporto al Comando di via Galilei durante le attività di presidio del territorio e in occasione delle manifestazioni.

“Presidio parchi cittadini e aree verdi” è il titolo della proposta del Raggruppamento guardie ecologiche volontarie di Legambiente, da svilupparsi in sei servizi mensili di vigilanza nei parchi e nelle aree verdi, per un totale di 480 ore di attività, oltre a una serie di presenze a “chiamata” per collaborare ai presidi di manifestazioni ed eventi.

Quello dell’associazione Via Piave e dintorni è il progetto maggiormente tecnologico tra quelli presentati, anche dal punto di vista dell’attrezzatura utilizzata nel punto Città sociale e sicura di viale Caduti in guerra 161. “Podcast radio in zona Tempio” si concentra, infatti, sulla diffusione di contenuti audio scaricabili dal web (appunto i podcast) in cui viene data voce soprattutto a residenti e operatori del quartiere e ai turisti di passaggio nell’area compresa tra la stazione dei treni, il Mef, i Giardini ducali e il centro storico, coinvolgendo pure nelle varie azioni enti e associazioni del territorio come, per esempio, il Centro Il ponte.

I volontari del Laboratorio verde di Modena Fare Ambiente daranno vita all’iniziativa “Salvaguardia ambientale, tutela animali e degrado sociale” finalizzata al miglioramento della qualità dell’ambiente e del benessere animale attraverso l’azione delle guardie zoofile ambientali; ad affiancare i volontari nei servizi di vigilanza e monitoraggio sono presenti anche due unità cinofile formate da addestratori professionisti e altrettanti operatori in possesso di patentino abilitati al volo di droni.

Si concentra sul centro storico, ma non solo, il progetto “Alpini per Modena” ideato dalla sezione modenese dell’Ana. Le “penne nere” propongono una serie di servizi a piedi articolati nel cuore della città (nelle zone di piazza Roma, Mercato Albinelli, “mura” cittadine, parco Novi Sad, via Crispi) con un focus nel periodo natalizio incentrato sulle vie e sui luoghi maggiormente frequentati dai cittadini durante le festività, appunto, per fare acquisti o per ragioni aggregative, con quattro distinti percorsi.

Infine, il finanziamento a Narxis Ets permetterà all’associazione di sviluppare percorsi a piedi e in bicicletta sulle principali arterie e nei parchi di Modena; durante le attività i volontari, denominati “tutor civici”, svolgeranno azioni a favore della convivenza civile nei luoghi più frequentati dai cittadini e saranno a disposizione per ascoltare le segnalazioni relative a fenomeni di insicurezza, oltre che di fragilità.

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