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Bambini di Chernobyl, presentato il progetto di prevenzione del disagio minorile

Si chiama "Eugheny", è promosso dall'Associazione Chernobyl di Maranello, Fiorano e Formigine e vuole assicurare il diritto al contesto famigliare ai bambini delle zone contaminate della Provincia di Braghin in Bielorussia

Sostegno delle famiglie a rischio, supporto scolastico per ragazzi e scambio di esperienze nei Comuni del distretto ceramico sono solo alcuni dei punti chiave che compongono “Eugheny”, un progetto di cooperazione internazionale in campo sociale di prevenzione del disagio minorile per assicurare il diritto al contesto famigliare ai bambini delle zone contaminate della Provincia di Braghin (Bielorussia) rivolto ai minori con famiglie a rischio sociale.
Il progetto è stato promosso dall’Associazione Chernobyl di Maranello, Fiorano, Formigine OdV, con l’Associazione S. Matteo di Nichelino (TO). Il percorso, durato quattro anni, è stato raccontato in una pubblicazione, perché rimanga nella memoria la bellissima esperienza vissuta, come testimonianza di un cammino che ha visto impegnate tante persone, messo in moto molte energie e che ha coinvolto molteplici realtà in Italia e in Bielorussia. Molteplici sono state le azioni messe in campo: la collocazione dell’orfanotrofio sociale della Provincia di Braghin in un nuovo spazio totalmente ristrutturato e arredato; il sostegno delle famiglie a rischio; il supporto scolastico dei ragazzi in difficoltà sociale ed economica; il trasferimento di competenze e scambio di esperienze tra i Servizi Tutela Minori dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico e i corrispondenti Servizi della Provincia di Braghin, con l’obiettivo finale di ridurre gli allontanamenti dei minori dalle famiglie di origine; l’aumento delle famiglie affidatarie e adottive della Provincia di Braghin; la riduzione degli ingressi dei minori nell’orfanotrofio sociale.
Pur con tutte le difficoltà dovute all’arrivo della pandemia e alle sanzioni dell’Unione Europea che hanno colpito la Bielorussia a partire dal 2020, gran parte degli obiettivi sono stati raggiunti. Il Progetto è stato sostenuto e cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso i bandi del 2018 e 2020 e si è potuto avvalere di importanti partner, a partire dall’Unione dei Comuni del
Distretto Ceramico, dei Comuni di Nichelino e Beinasco, dell’Ambasciata Italiana di Minsk. Fondamentali i partner della parte bielorussa rappresentati dal Dipartimento Istruzione della Provincia di Braghin e della Fondazione Help di Minsk. Complessivamente sono state impiegate risorse per circa 45.000 Euro, in parte arrivate dalla Regione Emilia-Romagna attraverso i bandi e il rimanente con l’autofinanziamento da parte delle Associazioni proponenti.

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