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Alloggi dimezzati e più verde, il piano per l'ex Mercato Bestiame cambia volto

Presentato in commissione consiliare il percorso per il nuovo Piano particolareggiato dell’area, bloccata da ormai vent'anni. Prevista anche una struttura per anziani

Quando ormai 15 anni fa venne presentato il progetto per il recupero dell'area dell'ex Mercato Bestiame, le prospettive storiche era no molto diverse da oggi. Il Piano Periferie aveva un che di ambizioso e a tratti faraonico: un progetto che non ha resistito alla prova del tempo, scalfino dalle crisi e dai cambiamenti della società. Quello che doveva essere un grande quartiere residenziale denso di alloggi non ha mai visto la luce - anzi, ha portato solo degrado e insicurezza - e oggi non è più neppure lontanamente immaginabile.

Archiviata la previsione di 660 alloggi, il Comune si prepara a varare una nuova modifica (dopo quella del 2019) che porterà a 381 (120 dei quali già realizzati) la previsione di nuovi appartamenti nell'area racchiusa tra via Finzi e via del Mercato. Aumentano, rispetto alle precedenti previsioni, le zone verdi e le dotazioni pubbliche, mentre si riducono ulteriormente le aree di attuazione privata (scendono a 46 mila metri quadri) e la capacità edificatoria si assesta a 58 mila metri quadri, a fronte di un’area di complessivi 138 mila metri quadri. Si inseriscono nel comparto nuove funzioni private ma di valenza pubblica come una nuova Casa residenza per anziani, destinata alle persone non autosufficienti e a offrire servizi anche per i residenti, e una struttura socio-assistenziale per altre categorie.

Sono alcune delle principali novità del Piano particolareggiato per l’area dell’ex Mercato bestiame a Modena che sono state illustrate ieri in commissione consiliare dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, insieme ai tecnici, in vista dell’avvio del percorso della delibera che dovrà essere approvata dal Consiglio comunale. Il Piano è stato aggiornato sulla base dell’analisi dei rioni e della strategia alla base del nuovo Piano urbanistico generale.

Alloggi dimezzati, più strutture pubbliche

Alla pianificazione, già adeguata con l’adozione del 2019, rispetto al 2004, alle novità introdotte con il Progetto Periferie e in maniera integrata con lo sviluppo dell’area dell’ex Consorzio agrario (progetto Esselunga), con un miglioramento dell’organizzazione spaziale e volumetrica per tener conto dell’inserimento del Data Center, della scuola innovativa e dell’housing sociale, si aggiungono ora gli altri interventi pubblici nel frattempo programmati nella zona. Si tratta, in particolare, dei progetti del Pinqua (il Piano per la qualità dell’abitare finanziato dal Pnrr) tra i quali il Parco dell’inclusività, la Piazza verde e l’Hub verde di scambio intermodale, oltre al nuovo Centro per l’impiego che si affiancherà, in via del Mercato, alla Casa delle idee digitali, collocata proprio di fianco al Data Center.

L’inquadramento del comparto, quindi, risulta ora per il 66,5 per cento di attuazione pubblica e per il 33,5 per cento di attuazione privata. La dotazione di verde pubblico sarà di quasi 20 mila metri quadri a cui si aggiungono oltre 4,5 mila metri di verde scolastico, oltre al verde che verrà realizzato nei lotti privati.

Nell’area privata, che comprende anche il cosiddetto rotore si prevede un mix di offerta abitativa: 70 alloggi finanziati attraverso il Bando Periferie destinati a social housing (edilizia agevolata, locazione a termine con un vincolo di almeno 15 anni), 71 alloggi per la vendita a prezzo convenzionato, 24 alloggi in edilizia libera e la struttura per gli anziani in un’area di circa 3 mila metri quadri. Rispetto al progetto originario son stati dimezzati anche gli edifici del rotore, che ora non sarà più una piazza chiusa, ma un semicerchio.

Oltre al Centro per l’impiego, con la riqualificazione dell’edificio ex Stallini, tra i nuovi interventi pubblici spicca il Parco dell'inclusività che, spiegano i tecnici, “si realizzerà sulle aree verdi di spina del comparto e che completerà e accompagnerà la trasformazione edilizia in atto e in divenire verso la costituzione di un ambiente caratterizzato da un elevato mix sociale e funzionale attraverso l'inserimento di funzioni rivolte alle varie tipologie di utenti, dall'infanzia alla terza età”. La piazza verde, invece, sarà un luogo di ritrovo e di aggregazione posto tra l'edificio della Casa delle Idee digitali e quello del Centro per l'Impiego e sarà caratterizzata “da un manto erboso in piena terra intervallato da percorsi e alberature con elementi di arredo urbano di significativa qualità estetica ed etica, con l’uso di materiali derivanti dal riciclo”.

L’Hub verde di scambio intermodale sarà costituito da un parcheggio per circa 70 autovetture, idoneo alla predisposizione di copertura di ombreggiamento con sistemi fotovoltaici, completato da un deposito protetto per biciclette e monopattini elettrici, punti di ricarica per cicli e auto, ciclofficina self-service, mobility smart station sul trasporto pubblico e punti di attesa per il servizio taxi e trasporto condiviso. “Anche qui – precisano i tecnici - saranno utilizzati materiali derivanti dal riciclo e pavimentazioni semipermeabili con elementi vegetazionali erbacei, arbustivi e arborei”.

Il nuovo Piano, coerentemente con le norme del Rue approvate nel 2020, pome attenzione alla qualità delle trasformazioni urbanistico-edilizie e prevede il rispetto di parametri ecologico-ambientali nelle trasformazioni, dagli indici di permeabilità alle nuove piantumazioni, dai parcheggi pertinenziali obbligatori alle dotazioni di posti bici.

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