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L’attività in Medicina Post Acuzie: un progetto del Policlinico di Modena

Comunicato stampaConsolidare i risultati clinici, favorire il recupero funzionale, preparare il paziente alla migliore dimissione per la sua condizione clinica

La dimissione

Il programma di dimissione del paziente è improntato alla facilitazione della presa in carico territoriale tramite l’attivazione, quando si prevede l’utilità di una di dimissione protetta, di uno strumento di valutazione congiunta con il territorio che è l’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM). La finalità è quella di attivare le procedure per l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) o l’inserimento in una Struttura territoriale quale la Casa Residenza Anziani (CRA).

Relativamente al piano di dimissione – conferma la dottoressa Monica Gola-determinante è risultata la sperimentazione del <<case manager>>,  una nuova figura professionale infermieristica presente nella Medicina Post Acuzie del Civile. Il Case Manager fa un’istruttoria in modo che alla dimissione tutte le informazioni siano a disposizione per la valutazione finale di presa in carico territoriale. In altre parole, conoscendo i bisogni assistenziali del paziente, indaga con colloqui strutturati il contesto famigliare e coinvolge le figure professionali utili (medici, fisioterapisti, assistenti sociali, infermieri del punto unico di assistenza) al fine di garantire il percorso extra-ospedaliero  più appropriato.

I progetti assistenziali definiti prima della dimissione- aggiunge Giuseppe BrancatoCoordinatore infermieristico della Post Acuzie del Policlinico-,possono riguardare diverse tipologie di pazienti. Per coloro che sono in grado di rientrare presso il proprio domicilio, gli interventi potranno essere finalizzati ad una presa in carico medico/infermieristica, ad esempio per medicazioni, prescrizione e gestione degli ausili e dei presidi, e il supporto a particolari deficit delle attività di base. Già durante il ricovero viene valutata l’utilità di accesso a strutture a ciclo diurno per sostenere la persona anziana non autosufficiente e la sua famiglia, favorendo attività ricreative e di socializzazione, tese al mantenimento delle autonomie residue. 

Una nuova visionecomplessiva tesa ad ottimizzare il risultato delle attività di Medicina Post Acuzie, vuole inoltre privilegiare la continuità delle cure ospedaliere col territorio per mezzo di procedure e accordi formalizzati che prevedono un vero e proprio passaggio di testimone tra professionisti:ad esempio il fisioterapista del territorio prende in carico il pazientegià in ospedale sulla base di una valutazione del fisiatra ospedaliero, oppure con la prenotazione di visite ambulatoriali di controllo per la specialistica territoriale prima della dimissione, in ottemperanza a percorsi condivisi ospedale-territorio come per il diabete e l’insufficienza cardiaca cronica.

“L'obiettivo finale di tali modalità organizzative coordinate– conclude il dottor Borghiè di mettere a frutto ogni intervento sanitario, d'urgenza o programmato, ospedaliero o territoriale, in un alveo di sistema”

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