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Monopattini in sharing, in città il servizio almeno fino al 2024

Nuovo avviso per la proroga delle attività e per ulteriori autorizzazioni. Gli operatori devono stipulare assicurazione e garantire le condizioni per il rispetto delle regole

A Modena il noleggio di monopattini elettrici a flusso libero (free-floating), cioè con la possibilità di restituire il monopattino in punti diversi da quello di prelievo, sarà ora possibile fino a settembre 2024.

Dopo una sperimentazione di 12 mesi, che ha dato esito positivo, il Comune di Modena ha pubblicato, infatti, un nuovo avviso pubblico per autorizzazioni al servizio di noleggio di monopattini a propulsione prevalentemente elettrica in città, sia rivolto agli operatori già attivi, che potranno prorogare l’autorizzazione, sia ad altri soggetti economici interessati ad avviare il servizio (www.comune.modena.it/servizi/appalti-pubblici/altri-bandi-e-pubblicazioni/altri-bandi-e-avvisi/anno-in-corso). Sarà possibile fare richiesta di autorizzazione fino al 31 dicembre 2023 per un limite massimo di 20 operatori. L’iniziativa si inserisce nel programma di promozione della mobilità sostenibile prevista dal Pums 2030, il Piano urbano per la mobilità sostenibile, che include tra l’altro i servizi di utilizzo condiviso di mezzi, come appunto lo sharing dei monopattini elettrici.

Gli operatori dovranno sottoscrivere per l’intera durata dell’autorizzazione un adeguato contratto di assicurazione della responsabilità civile per danni a terzi con un massimale di copertura non inferiore a 5 milioni di euro per la Rtc, inclusa la copertura dei danni alle strutture e dei danni subiti dagli utilizzatori del servizio, e sono tenuti a garantire le condizioni affinché possano essere rispettate le normative in relazione alla circolazione dei monopattini elettrici, equiparati alle biciclette. In particolare, gli operatori dovranno assicurare un servizio di pronto intervento e controllo dei monopattini per cui, entro 24 ore dalla segnalazione, dovranno essere rimossi i monopattini abbandonati o posteggiati in modo improprio o in aree vietate. Nel caso in cui ciò non avvenga, il Comune provvederà alla rimozione dei mezzi, imputando i costi dell’operazione al gestore e, nei casi in cui la sosta dei monopattini costituisca intralcio o pericolo per la pubblica circolazione, gli agenti della Polizia locale potranno immediatamente comminare una sanzione e rimuovere il veicolo. La società dovrà inoltre prevedere, come condizione preliminare rispetto all’iscrizione al servizio, l’obbligo di visione agli utenti del “vademecum” predisposto dal Comune (https://www.comune.modena.it/servizi/mobilita-e-trasporti/servizio-di-sharing-di-monopattini), che riunisce in un unico testo le regole che governano l’uso di questi mezzi, oltre a predisporre un sistema di notifica all’utente del mancato rispetto delle norme, fino a escluderlo dal servizio, in caso di ripetute inadempienze.

Con la modalità a flusso libero, la chiusura della corsa dei monopattini da parte degli utenti può avvenire, nel rispetto della segnaletica e delle normative vigenti, in tutte le aree pubbliche del territorio comunale a esclusione di Piazza Grande, Calle dei Campionesi, via Lanfranco e Corso Duomo, a tutela dell’area del sito Unesco. L’avviso pubblico definisce inoltre quali requisiti gli operatori devono possedere, che caratteristiche dovranno avere i mezzi e il servizio in free-floating, e come dovranno essere le coperture assicurative, la manutenzione e cura della flotta, oltre all’informazione all’utenza. In particolare, i mezzi dovranno essere provvisti di dispositivi di illuminazione e di un sistema di georeferenziazione in grado di delimitare l’area di attivazione e chiusura dell’utilizzo del mezzo.

Circa 7mila utilizzi al mese

Sono 7 mila al mese, in media, i viaggi su monopattini elettrici a noleggio da parte degli utenti dei servizi a Modena, per circa 16 mila chilometri al mese, con un positivo impatto in termini ambientali.

Gli operatori che offrono il servizio di noleggio di monopattini elettrici attualmente attivi sono cinque, per un parco mezzi medio circolante di 450 monopattini. Si tratta di Togo Mobility, Wind Mobility GmbH Italia, Helbiz Italia, De Feo Vittorio, mentre Bit Mobility è stata autorizzata ma non ha ancora attivato il servizio e la ditta Eos srl ha interrotto anticipatamente l’attività.

Nell’ambito del nuovo avviso per le autorizzazioni del servizio di sharing di monopattini elettrici, gli operatori già autorizzati, se interessati a proseguire il servizio, dovranno inviare richiesta di rinnovo dell’autorizzazione nella quale si dichiara il permanere dei requisiti necessari richiesti dall’avviso, fornendo la documentazione relativa alla polizza assicurativa sottoscritta. Previo controllo, l’Amministrazione provvederà alla proroga dell’autorizzazione fino alla data richiesta e, comunque, non oltre settembre 2024.

Per i nuovi soggetti economici che presenteranno domanda di manifestazione di interesse (Ufficio Mobilità, traffico e urbanizzazioni del Comune di Modena, pec pianificazione@cert.comune.modena.it), il Comune procederà all’autorizzazione al servizio a seguito dei controlli sui requisiti necessari. Anche in questo caso l’autorizzazione sarà relativa al periodo richiesto e, comunque, non oltre settembre 2024.

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