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Ora solare 2022: ecco quando bisogna spostare le lancette per il cambio

Tra non molto ci sarà il passaggio dall'ora legale a quella solare. E dovremo conviverci per circa cinque mesi. Quando spostare le lancette dell'orologio indietro di un'ora: tutte le informazioni

Ora solare 2022, ormai ci siamo: quando si spostano le lancette dell'orologio? Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022 ci sarà il passaggio dall'ora legale a quella solare. Al momento del cambio, le lancette dovranno essere portate indietro di un'ora allo scoccare delle 3 di notte (quindi dalle 3 alle 2). Le giornate ci sembreranno più corte perché ovviamente farà buio prima, in compenso la mattina avremo un'ora in più di luce. Ormai la tecnologia facilita le cose: i nostri smartphone e i device elettronici connessi a Internet si aggiorneranno da soli, mentre per orologi da polso o da parete bisognerà intervenire a mano. Per quanto tempo dovremo convivere con l'ora solare? Per circa cinque mesi. Il nuovo cambio dell'ora, dalla solare alla legale, scatterà nell'ultimo weekend del marzo 2023, tra sabato 25 e domenica 26 marzo dell'anno prossimo. In quell'occasione dovremo spostare avanti di un'ora le lancette dei nostri orologi.

Ora solare 2022: lancette spostate indietro di un'ora tra sabato 29 e domenica 30 ottobre

Il risultato del cambio di ora è che "farà giorno" un'ora prima e dunque il buio arriverà in anticipo. Proprio per questo a qualcuno le giornate sembreranno "più corte", detto tra virgolette perché non è proprio così. In compenso, il passaggio dall'ora legale a quella solare regalerà un'ora in più di luce a chi ha la sveglia presto. Il cambio tra ora solare e ora legale avviene solitamente di notte per arrecare meno disagio possibile ai trasporti che di notte effettuano meno tratte. Questo passaggio, se da un lato aiuta il risparmio energetico, da un altro in alcune persone può provocare fatica, stress e malesseri vari. C'è chi ne risente non solo per tutto il giorno successivo ma anche per qualche tempo ancora. "Colpa" del cosiddetto "ritmo circardiano", il nostro orologio interno, che può trovarsi in difficoltà alle prese con un cambiamento non graduale. Gli effetti possono farsi sentire anche sull'umore.

Nonostante gli appelli a un ripensamento di carattere generale su questa consuetudine, e le voci su una proroga dell'ora legale ormai improbabile, l'ora solare con il cambio per adesso rimane, dunque. Il tema del cambio di orario è tornato d'attualità dopo un appello della Società italiana di medicina ambientale (Sima) per adottare l'ora legale in modo permanente per risparmiare sull'energia. "Eliminare il passaggio all'ora solare", aveva spiegato il presidente Alessandro Miani, "consentirebbe di guadagnare un'ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa un miliardo di euro solo nel primo biennio".

Interrogato sul punto, il ministro dello sviluppo economico Roberto Cingolani si è mostrato però piuttosto scettico. Con l'ora legale permanente, ha spiegato il ministro, "non sembra esserci un particolare vantaggio da un punto di vista energetico, perché quell'ora che si guadagna la sera, molto probabilmente la si perde la mattina dal momento che ci si sveglia col buio, quindi alla fine il vantaggio medio non è altissimo". In più, ha aggiunto, "se non ci si muove unanimemente ci sono dei problemi non da poco sul fatto che cambiano gli orari al confine". Insomma, pur lasciando aperto uno spiraglio, il ministro ha lasciato intendere che difficilmente la proposta di adottare l'ora legale tutto l'anno andrà in porto.

"Non tornare all'ora solare": la proposta

L'ora legale è dunque la diffusa convenzione di spostare avanti di un'ora le lancette degli orologi di uno Stato per sfruttare meglio l'irradiazione del sole durante il periodo estivo. Con il termine ora solare ci si riferisce invece all'orario statale usato durante il periodo invernale, quando esso coincide con quello del meridiano del fuso orario di riferimento, chiamato anche "ora civile convenzionale". Lo scopo dell'ora legale è proprio quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica. Spostare in avanti di un'ora le lancette degli orologi significa ritardare l'utilizzo della luce artificiale nei periodi in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. I mesi che segnano il maggior risparmio energetico sono aprile e ottobre, mentre i risparmi sono più contenuti nei mesi estivi, quando la maggior parte degli uffici sono chiusi. L'ora legale non fa miracoli, non può ovviamente aumentare le ore di luce disponibili, ma solo semplicemente indurre un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente "sprecate" a causa delle abitudini di orario.

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