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“Quasi Amici” il progetto di inclusione delle persone con disabilità diventa online

In tempi di COVID-19 il progetto Quasi amici di inclusione delle persone con disabilità non si è fermato ma si è reinventato in chiave digitale. Grazie ad una piattaforma online progettata da Unimore studenti e studentesse continuano a frequentare i loro quasi amici coetanei con disabilità, giovani troppo spesso costretti in casa

Un progetto nato con l’intento di aiutare giovani con disabilità ad uscire dall’isolamento sociale. È questo il progetto Quasi Amici, ispirato dal celebre omonimo film, nato a Carpi nel 2015 da un’idea dell’associazione di volontariato il Tesoro Nascosto.

 Un’idea fin da subito adottata da Unimore e affidata per il suo coordinamento al Prof. Loris Vezzali, in collaborazione con il Servizio Accoglienza Disabili e con DSA coordinato dalla Prof.ssa Elisabetta Genovese e dal Dott. Giacomo Guaraldi, delegati del Rettore alla disabilità.

Grazie alla collaborazione dell’AUSL di Reggio Emilia e di Carpi, dal 2016 Quasi Amici consente a centinaia di ragazzi e ragazze con e senza disabilità di conoscersi e di uscire insieme come amici. E anche durante l’attuale emergenza sanitaria di continuare a frequentarsi grazie ad una piattaforma online innovativa ed unica in Italia.

Quasi amici nasce con l’obiettivo di favorire l’inclusione delle persone con disabilità. Esso prevede una fase iniziale di formazione, tramite un percorso di studi sulla piattaforma Eduopen con riconoscimento di crediti formativi, seguito da una fase di incontro tra studentesse e studenti di Unimore e persone con disabilità indicate dalle AUSL. Data l’impossibilità di poter continuare con uscite in presenza a causa dell’emergenza sanitaria, il Prof. Loris Vezzali, la Prof.ssa Alessia Cadamuro, il Prof. Sandro Rubichi e la Dott.ssa Veronica Margherita Cocco, con la collaborazione del Dott. Giacomo Guaraldi, hanno ripensato il progetto in chiave digitale, in modo che non andasse semplicemente a sostituire la versione “classica”, bensì rendesse l’esperienza digitale qualcosa di coinvolgente, abbattendo le barriere che possono venirsi talvolta a creare agli inizi di un rapporto. Le interazioni avvengono ora in buona parte tramite il sito appositamente creato, strutturato per favorire l’interattività e un rapporto che vada oltre la coppia e creare così una comunità che faccia delle differenze tra persone il suo punto di forza.

“Questa versione digitale del progetto non va a sostituire semplicemente la versione tradizionale- spiega il Prof. Loris Vezzali -  ma la integra e potenzia, abbattendo le barriere di spazio e tempo e favorendo il crearsi dell’intimità, centrale nel concetto di amicizia. Questo non vuol dire che interagire online sostituisca l’interazione reale. Al contrario, quando l’emergenza sanitaria finirà, la combinazione e coesistenza di metodologie online e in presenza favorirà con maggiore probabilità lo sviluppo delle amicizie”.

La nuova versione di Quasi amici vede in questa fase iniziale la partecipazione di una decina di persone con disabilità, selezionate con la collaborazione delle AUSL di Reggio Emilia e Carpi, e di altrettanti studenti e studentesse Unimore. Ma diverse decine sono gli studenti Unimore “in lista” in attesa di poter partecipare a loro volta al progetto.

Secondo la Dott.ssa Veronica Margherita Cocco, che coordina insieme al Prof. Loris Vezzali per Unimore la nuova versione di Quasi amici, “la piattaforma consente una piena e soddisfacente interazione tra i partecipanti al progetto, che giocando, parlando e mettendosi in gioco tutti insieme vanno a creare un gruppo coeso per formare le basi di una piena integrazione sociale”.

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