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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Un nuovo rapporto tra macchine e persone, parte il progetto Europeo con Unimore

Rendere accessibili al grande pubblico “i segreti” dell’Intelligenza Artificiale. Al via il progetto europeo “XMANAI”, a cui Unimore partecipa insieme ad altri 15 partners, tra aziende ed Università provenienti da 7 diversi paesi Europei

Promuovere un nuovo rapporto tra macchine e persone basandosi sulla eXplainable AI (XAI), per aumentare la fiducia umana. Con questo obiettivo e per rendere più comprensibili al grande pubblico queste “dinamiche nascoste” prende il via a inizio novembre il progetto europeo “XMANAI - Explainable Manufacturing Artificial Intelligence”, a cui Unimore partecipa insieme ad altri 15 partners, tra aziende ed Università provenienti da 7 diversi paesi Europei.

Si tratta di un progetto della durata di 42 mesi, finanziato interamente nel programma Horizon 2020, con un budget complessivo di 6 milioni di euro, che affronta il tema dell’Artificial Intelligence in modo del tutto innovativo, considerando appunto il punto di vista degli utenti.

Nell’ambito del progetto Unimore si occuperà nello specifico di mappare le esigenze degli utenti e definire i requisiti degli utenti per la creazione di modelli AI innovativi utilizzando approcci di tipo human-centred. Sono convolti i Proff. Margherita Peruzzini, Marcello Pellicciari e Roberto Raffaeli con il loro gruppo di ricerca XiLab - X-in-the-Loop Simulation, presso il centro interdipartimentale INTERMECH MO.RE.

Il progetto XMANAI - spiega la Prof.ssa Margherita Peruzzini, responsabile scientifico per Unimore  - è per la nostra Università una grande opportunità per porre l’Artificial Intelligence al servizio delle persone nelle fabbriche e del progresso umano in generale, secondo un approccio "human-centered" che punta alla valorizzazione della persona. XMANAI proporrà una serie di strumenti innovativi e dimostrerà la loro applicazione in ambito manufacturing con 4 casi studio industriali. L’obiettivo è utilizzare modelli AI di tipo trasparente ossia "glass-box" (ibridi e grafici) secondo approcci ergonomici “Human-in-the-Loop” al fine di elaborare spiegazioni semplici di fenomeni complessi e generare una partnership uomo-macchina per risolvere problemi industriali complessi”.

Oltre a sviluppare diverse innovazioni nell’ambito dell’AI, il progetto esalterà il ruolo degli operatori umani nella fabbrica, migliorandone la qualità del lavoro e riducendo il carico di lavoro mentale.

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