rotate-mobile
Attualità

Recupero degli interventi chirurgici sospesi per covid, ancora in attesa tre pazienti su dieci 

Il confronto sui dati più recenti: grazie a diverse azioni e alla sinergia tra le aziende della provincia, migliorano i dati di attività. Obiettivo, il raggiungimento del 92% della capacità produttiva del 2019

Sul versante degli interventi chirurgici non urgenti prosegue e si rafforza la collaborazione tra le Aziende sanitarie modenesi, impegnate prioritariamente nel recupero dei pazienti in attesa di intervento programmato da più tempo, in particolare quelli sospesi nei due anni di pandemia.

Una mole di lavoro importante: a fronte dell’obiettivo regionale (gestione dell’80% entro il 31 dicembre 2022 dei pazienti in lista di attesa), Azienda USL di Modena e Ospedale di Sassuolo S.p.A. hanno raggiunto la percentuale complessiva del 71% di pazienti gestiti (a fronte di una media regionale intorno al 60%) e la capacità produttiva nei primi 7 mesi del 2022 è dell’87%, rispetto all’obiettivo regionale fissato al 92%, prendendo come riferimento la produzione del 2019 (dunque precedente al covid), obiettivo che la Regione chiede di raggiungere entro la fine dell'anno.

In riferimento agli obiettivi regionali l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, grazie al costante impegno profuso per garantire l’efficientamento delle piattaforme chirurgiche aziendali e delle risorse disponibili, ed il proficuo lavoro congiunto volto al potenziamento delle sinergie interaziendali al fine di ottimizzare la risposta alle esigenze dei cittadini, ha complessivamente ripristinato la pressoché completa capacità produttiva del 2019, raggiungendo una percentuale di pazienti gestiti prossima al 70%.

Liste d’attesa per le visite specialistiche, anche Modena migliora i suoi numeri 

La distribuzione dei pazienti in attesa nei diversi ospedali ha consentito di avviare collaborazioni interaziendali per il più efficiente ed efficace utilizzo delle piattaforme chirurgiche di tutta la provincia di Modena.

I professionisti dell’Ospedale di Vignola hanno modulato l’organizzazione interna accogliendo professionisti e pazienti dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, collaborazione avviata a maggio 2022 e tuttora in corso, e da ottobre tale collaborazione si è estesa per dare risposta ai pazienti dell’Ospedale di Carpi. Sempre da maggio 2022, l’Ospedale di Baggiovara accoglie i professionisti urologi di Carpi che operano pazienti oncologici con tecnologia robotica. Da questo mese di ottobre, grazie alla collaborazione di tutti gli attori coinvolti, sono stati messi in campo ulteriori sforzi per aumentare la produzione del Ramazzini, riportandola vicina ai valori pre-pandemici. L’Ospedale di Mirandola fornisce supporto e spazi operatori a diversi specialisti di Carpi per i pazienti di tutta l’area nord della provincia, cosi come per l’area Sud i professionisti dell’Ospedale di Sassuolo e quelli di Vignola e Pavullo proseguono la sinergia già consolidata nel corso degli ultimi anni. Da novembre inoltre, anche l’Ospedale di Pavullo accoglierà specialisti di Carpi (ortopedici in particolare) per contribuire allo smaltimento dei pazienti.

Si ricorda infine che anche il privato accreditato, durante l’emergenza pandemica (formalmente conclusa al 31 marzo 2022) ha ospitato i professionisti AUSL e AOU consentendo di gestire pazienti chirurgici in tempi congrui.

"Pur con tutte le difficoltà legate al permanere di una certa pressione pandemica e, di conseguenza, a un aumento di contagi anche tra i professionisti, l'attuazione del piano provinciale condiviso dalle Aziende sanitarie modenesi proseguirà nei prossimi mesi con ulteriori rafforzamenti e sinergie, in linea con il Piano operativo regionale", commentano le Aziende Sanitarie.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Recupero degli interventi chirurgici sospesi per covid, ancora in attesa tre pazienti su dieci 

ModenaToday è in caricamento