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Pizzeria Regina Margherita piena contro il Dpcm, urla (e insulti) dai clienti

Le immagini pubblicate su Facebook dal titolare: "Questa sera tanti amici per ribadire il nostro diritto alla libertà e al lavoro"

Il ristorante-pizzeria Regina Margherita di Modena continua nella propria "disobbedienza" aprendo a cena, dopo le 18, anche nell'ultimo fine settimana di gennaio. È stato il titolare del locale a pubblicare il video su Facebook, condividendo la testimonianza della serata e commentando: "Questa sera tanti amici per ribadire il nostro diritto alla libertà e al lavoro". Nelle immagini si vedono decine di clienti seduti ai tavoli, quasi tutti senza mascherina, e si sentono urla come "Libertà, libertà!" e qualche insulto contro lo Stato.

"Sono emozionato, mi viene da piangere", dice il proprietario del ristorante alla fine del video. Le immagini sono destinate a far discutere. "Dobbiamo riaprire per non chiudere per sempre, devo pensare ai miei dipendenti e alle loro famiglie", aveva detto qualche giorno il titolare in questa intervista.

Le regole sui ristoranti nelle regioni in zona gialla

In base alle ultime ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza del 29 gennaio 2021, sono attualmente ricomprese:

  • nell'area gialla: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, provincia autonoma di Trento, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto;   
  • nell'area arancione: provincia autonoma di Bolzano, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria;
  • nell'area rossa: nessuna regione.

Nelle regioni in zona gialla è possibile consumare cibi e bevande all’interno dei bar, dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione, dalle 5.00 alle 18.00. Negli stessi orari è consentita senza restrizioni la vendita con asporto di cibi e bevande. La vendita con asporto è possibile anche dalle 18.00 alle 22.00, ma è vietata in tali orari ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili - codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25). La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.

Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali, l'ingresso e la permanenza negli stessi da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali.

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