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Emilia-Romagna in zona arancione, cosa cambia da domenica 21 febbraio

Regole e misure più restrittive: c'è la conferma con l'ordinanza del ministro Speranza in vigore da domenica 21 febbraio, alla luce delle ultime valutazioni. Indice Rt a 1,05

Cosa cambia da zona gialla ad arancione per gli spostamenti, i negozi, i ristoranti e le visite a parenti e amici? Cosa si può fare e cosa no e quali sono le regole da rispettare per evitare una multa? Facciamo chiarezza sulle misure in vigore dal 21 febbraio, cominciando col dire che in tutte le aree di rischio è in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5: chi esce in queste ore senza un valido motivo di necessità, lavoro o salute rischia una sanzione da 400 a mille euro.

Nessuna differenza tra zona gialla e arancione anche riguardo agli spostamenti fuori dalla regione: il divieto è in vigore fino al 25 febbraio per tutte le aree di rischio. Si può uscire dalla regione solo per il rientro al luogo di residenza, domicilio e abitazione e nei casi previsti dal modulo di autocertificazione (salute, comprovate esigenze lavorative, necessità). Per quanto riguarda le seconde case fuori regione, il governo ha ammesso la possibilità di rientro a coloro che possono dimostrare un titolo valido anteriore al 14 gennaio 2021.

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Ristoranti, negozi, supermercati aperti o chiusi?

Le differenze principali tra zona gialla e zona arancione riguardano la libertà di spostamento entro i confini regionali (in zona gialla sono consentiti senza autocertificazione) e l'apertura di ristoranti, bar, trattorie, pizzerie, gelaterie e pasticcerie. Questi esercizi commerciali sono aperti al pubblico in zona gialla fino alle ore 18 e sono chiusi in zona arancione, salvo per asporto e consegna a domicilio. Nelle regioni in zona arancione è sempre vietato consumare cibi e bevande all'interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze. Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:

  • dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni;
  • dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili - codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25)

La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati. Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali, l'ingresso e la permanenza negli stessi da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali.

Supermercati e negozi al dettaglio di generi alimentari, librerie, cartolerie, tabacchi, ferramenta, negozi di abbigliamento per adulti e bambini, di informatica, articoli per la casa, l'igiene e il giardinaggio sono aperti sia in zona gialla che arancione. I centri commerciali chiudono nel weekend e nei festivi, ad eccezione di supermercati, farmacie e parafarmacie e tabacchi presenti al loro interno.

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E il resto?

Aperti in zona gialla e arancione saloni di parrucchiere, barbiere e centri estetici senza nessuna differenza. In zona gialla si può fare sport o semplice attività motoria (come le passeggiate a passo svelto) all'interno del territorio regionale e senza obbligo di autocertificazione. Al contrario, in zona arancione l'attività fisica è limitata al territorio comunale, salvo poche eccezioni.

E la scuola? In zona gialla e arancione tornano in classe in presenza gli studenti delle scuole primarie e quelli delle scuole secondarie di primo e secondo grado (al 50%), salvo misure più restrittive imposte dalle ordinanze regionali.

Zona gialla e zona arancione hanno anche un altro divieto in comune: il tetto massimo di due invitati in casa. Il Dpcm in vigore impone, infatti, sia per la zona arancione che per quella gialla alcuni limiti alle visite in casa altrui:

  • è ammessa una visita al giorno;
  • non si può uscire dal comune (in zona arancione) o dalla regione (in zona gialla);
  • si può andare al massimo in due, al netto di figli minori di 14 anni e persone non autosufficienti/disabili con loro conviventi.

In zona gialla l'autocertificazione serve soltanto per i viaggi interregionali e per uscire durante il coprifuoco per comprovati motivi di salute, lavoro o casi urgenti. Tutti gli altri spostamenti sono liberi. Al contrario, in zona arancione si può uscire senza obbligo di autocertificazione soltanto all'interno del proprio comune.

Emilia Romagna: Rt in salita, superiore a 1

Sono dieci le regioni con un Rt puntuale maggiore di 1, di cui nove anche nel limite inferiore, compatibile con uno scenario di tipo 2 e in aumento rispetto alla settimana precedente. Secondo il monitoraggio Iss, l'Umbria registra un livello di rischio alto. Sono dodici, rispetto alle dieci della settimana precedente, le regioni a rischio moderato (di cui sei ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e otto a rischio basso. Le 10 regioni con Rt superiore a 1 sono Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Molise, province autonome di Bolzano e Trento, Toscana e Umbria.

Terapie intensive e ricoveri, Emilia-Romagna tra le regioni a rischio moderato

"Si osserva una stabilità nel numero di regioni/province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica". Si tratta di "5 regioni/Pa", secondo quanto riportato nella bozza del monitoraggio settimanale e sono Marche, Bolzano e Umbria, che presentano un sovraccarico sia nelle terapie intensive sia in area medica, e Abruzzo e Friuli Venezia Giulia dove il sovraccarico riguarda solo le intensive.

Sono 12 le regioni e province autonome con una classificazione di rischio moderato, tra queste L'Emilia-Romagna insieme a Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, la provincia autonoma di Bolzano e quella di Trento, la Toscana e la Valle d'Aosta. "Di queste, sono sei ad avere una alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane: Abruzzo, Emilia-Romagna, Marche, Molise, le province autonome di Trento e Bolzano". Così evidenzia la bozza del monitoraggio della cabina di regia Iss-ministero della Salute con i dati relativi alla settimana dall'8 al 14 febbraio.

I nuovi colori dell'Italia a partire da domenica

In base alla nuova ordinanza del 19 febbraio (valida da domenica 21) abbiamo:

  • in zona gialla: Calabria, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto;
  • in zona arancione: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Molise, Toscana, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento, Umbria;
  • in zona rossa: nessuna regione;
  • in zona bianca: nessuna regione.
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