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Il Consorzio di Tutela del Balsamico replica a Codacons: "Notizie ingannevoli per il consumatore"

Immediata la reazione dopo il ricevimento della diffida a utilizzare logo e dicitura di Consortium Profile

Codacons deve interrompere immediatamente la diffusione di notizie false, infondate e tendenziose”. Non si è fatta attendere la reazione del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, che si è affidata a queste parole per rispondere alla diffida inoltrata al medesimo e poi diffusa a mezzo stampa da Codacons nella giornata di lunedì 7 marzo. Una diffida che nella fattispecie ha sollevato dubbi di legittimità sull’adozione del nuovo sistema di informazioni del consumatore denominato “Consortium Profile”, ma che secondoil Consorzio non trova riscontri di fondatezza. 

Viene contestato al Consorzio l’inserimento di informazioni per il consumatore in etichetta, ritenendo fuorviante e determinante nella scelta di acquisto il nuovo sistema descrittivo di prodotto. Ma soprattutto di non rispettare l’art.8 del disciplinare di produzione nel punto in cui stabilisce come alla denominazione “Aceto Balsamico di Modena” sia vietata l’aggiunta di qualsiasi aggettivo qualificativo, anche sotto forma numerica, diverso da quelli esplicitamente previsti nel disciplinare.  

“Codacons contesta la legittimità del nuovo sistema di informazioni del consumatore sulle caratteristiche organolettiche dell’Aceto Balsamico di Modena chiamato “Consortium Profile" - afferma Federico Desimoni, Direttore del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di ModenaLa questione è incomprensibile perché un’Associazione che ha la finalità di promuovere la consapevolezza del consumatore si oppone all’adozione di un sistema legittimo, chiaro e utilissimo proprio per il consumatore. Il nuovo marchio del Consorzio, infatti, in modo essenziale, chiaro e immediato fornisce al consumatore quelle informazioni sul prodotto che gli servono per capire se il prodotto stesso corrisponde alle sue aspettative e a ciò che cerca. È dunque uno strumento di discernimento che può guidare il consumatore ad una scelta informata e consapevole e soprattutto fondata su dati analitici precisi, certificati e controllati".

"Le motivazioni fornite da Codacons sono errate nei fatti, infondate e inconsistenti dal punto di vista giuridico e incongruenti rispetto alla logica generale della contestazione – continua il Direttore DesimoniEmerge un pregiudizio evidente che ci risulta di difficile comprensione e, soprattutto, è gravissimo che Codacons stia diffondendo presso i media la sua posizione senza che sia sostenuta da un’approfondita analisi e dai necessari autorevoli riscontri di organi di controllo e giurisdizionali".  

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