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Recuperata e restituita ai Musei Civici di Modena una statuetta egizia rubata 54 anni fa

Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale restituisce al Museo Civico Archeologico di Modena la statuetta egizia “Ushabti” in faience, risalente al VI sec. a.C., trafugata nel 1964. Individuata prima di una vendita all'asta grazie alla preziosa Banca Dati

Era il dicembre del 1964 quando i Musei Civici di Modena furono "visitati" da una banda di ladri, che riuscì a rubare ben 31 reperti archeologici dalle teche. Nei giorni successivi molti pezzi vennere recuperati, pur senza scoprire l'identità dei ladri, ma di altri si persero le tracce. Ma se "il crimine non dorme mai", altrettanto si può dire per i Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, il nucleo dell'Arma specializzato nei beni artistici cui è riconosciuta straordinaria competenza anche a livello internazionale. Nelle scorse settimane, infatti, i militari hanno rintracciato uno dei reperti rubati ormai più di 54 anni fa.

Si tratta di una statuetta egizia “Ushabti” in faience, risalente al VI sec. a.C., un oggetto comunemente utilizzato nell'antico Egitto come corredo funebre. L'oggetto, come spiegato dal Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, Maggiore Giuseppe De Gori, è stato rintracciato nel momento in cui è stato chiesto alla Soprintendenza il nulla osta per la vendita, che sarebbe dovuta avvenire presso una casa d'aste in Toscana. I militari hanno confrontato minuziosamente la foto della statuetta con quella presente  sin dal 1964 nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti - la più vasta del mondo - riuscendo ad identificare con certezza il reperto.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena, si sono concluse con il recupero del prezioso reperto, che a quanto pare è passato di manoin mano nel corso dei decenni per poi ritornare in provincia di Modena, dove un appassionato modenese ha poi deciso di venderlo all'asta. Il proprietario, è bene sottolinearlo, non risponderà penalmente di alcun reato, dal momento che, come è stato appurato, non era a conoscenza della provenienza della statuetta. IMG_20190315_111041-2

Questa mattina il prezioso cimelio è stato riconsegnato alla cittò di Modena, nelle mani del sindaco Gian Carlo Muzzarelli e già da domani andrà ad arricchire la collezione archeologica dei Musei Civici, bvenendo esposto nella mostra "Storie d'Egitto", che per una fortunata coincidenza è in allestimento proprio in questi mesi.

Ricevendo il prezioso reperto, il sindaco Muzzarelli ha ringraziato i militari e il procuratore Musti “per l’impegno di sempre nella tutela e recupero del patrimonio e per le indagini che hanno consentito di tornare in possesso della preziosa statuetta”, sottolineando che “un grande valore, parte dello straordinario patrimonio storico e artistico che fa grande il nostro Paese, viene riconsegnato a tutta la città”.

Le modalità attraverso le quali opera il Nucleo tutela patrimonio culturale nella salvaguardia del patrimonio artistico e archeologico saranno illustrate in un incontro pubblico con il maggiore De Gori in programma il 6 aprile alle 17 nel salone che ospita la mostra Storie d’Egitto al terzo piano di Palazzo dei Musei. Nella stessa occasione la statuetta ritrovata verrà descritta e contestualizzata dal punto di vista storico-archeologico da Daniela Picchi, che ha effettuato il riconoscimento del reperto e curato e coordinato il progetto di diagnostica sui reperti esposti nella mostra modenese “Storie d’Egitto”.

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