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Ricercatore Unimore si aggiudica un premio per la ricerca scientifica

Un giovane ricercatore Unimore vince il Premio della Fondazione Bernardo Nobile 2019. Diego Leoni premiato per la sua tesi su “Preparazione e caratterizzazione di nuovi materiali polimerici naturali”

È un giovane ricercatore Unimore il vincitore della quindicesima edizione del Premio della Fondazione Bernardo Nobile, promosso dall’ Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste - Area Science Park.

A ricevere il premio è stato il dott. Diego Leoni, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche (DSCG), che si è aggiudicato il premio di 2.500,00 euro per la categoria di concorso dedicata alle tesi magistrali che hanno portato al deposito di una domanda di brevetto.

Nel suo intervento di ringraziamento, il dott. Diego Leoni ha poi relazionato sul contenuto del suo elaborato di tesi magistrale, completamente riversato nella domanda di brevetto depositata presso l’Ufficio Italiano Brevetti.  L’elaborato finale del percorso di studi, si è focalizzato sul tema “Preparazione e caratterizzazione di nuovi materiali polimerici naturali”, relatori la prof.ssa Gigliola Lusvardi ed il prof. Lorenzo Tassi.

 “A conclusione dell’esperienza formativa accademica, e dopo avere raccolto la sfida tecnologica su argomenti mai esplorati presso il DSCGha affermato il dott. Diego Leoni - è d’obbligo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al successo conquistato. Il premio ricevuto riconosce lo studio che persegue l’obiettivo dell’eliminazione e della sostituzione della formaldeide, composto conclamato cancerogeno, utilizzata come stabilizzante ed indurente reticolante di polimeri proteici come la caseina, al fine di ottenere la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione (REACH) europea di prodotti e processi innovativi. La sostituzione del composto tossico, garantisce la realizzazione di materiali pseudoplastici con le stesse caratteristiche performanti come quelle associate all’uso della formaldeide, ormai bandita dalle normative vigenti. L’invenzione presenta enormi potenzialità, per le positive ricadute a livello di impatto ambientale e salutistiche, poiché si favorisce l’utilizzo di materie prime naturali, come le proteine, in sostituzione di polimeri sintetici prodotti a partire da fonti di Carbonio fossile, ed utilizzando indurenti provenienti dalla lavorazione degli scarti di legno”. 

La cerimonia di consegna del Premio è avvenuta il 27 settembre scorso, presso l’Area Parco delle Scienze di Trieste, alla presenza del prof. Ing. Giulio Groppi, già docente dell’Università di Trieste ed ora funzionario delegato per l’Italia presso la Commissione Europea, che - in qualità di Presidente della Commissione esaminatrice - ha anche letto le motivazioni dell’assegnazione del Premio, sottolineando nel suo intervento l’importanza strategica della difesa della proprietà intellettuale.

 “Sono particolarmente soddisfatto che - afferma il prof. Alessandro Gualtieri, Direttore del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche di Unimore - in questa occasione il DSCG abbia conquistato la bandiera della vittoria, grazie all’intraprendenza dei nostri giovani collaboratori. Ci auguriamo di poterla mantenere più a lungo possibile!”.

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