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Canali Rai ancora "invisibili" dopo lo switch, monta la protesta

Si mobilitano in modo unitario le associazioni di categoria dei consumatori, mentre il sindaco di Sassuolo scrive al Presidente Rai

"Pagare il canone per poi magari vedere la TV slovena, in luogo di un canale RAI. Ecco cosa succede a molti cittadini della nostra regione ancora alle prese con lo switch-off, un passaggio che doveva concludersi rapidamente e senza danni. Invece da molti mesi i problemi, insorti a marzo, non sono risolti e non è dato sapere se e quando lo saranno".

A protestare sono le associazioni dei consumatori emiliano-romagnole, a fronte di persistenti difficoltà tecniche segnalate dai cittadini residenti in diverse zoen, comprese quelle del modenese.

Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori e Udicon, nei mesi scorsi avevano richiesto un incontro urgente alla RAI, anche per valutare le modalità di risarcimento per i tanti cittadini costretti ad interventi – peraltro assai costosi - al proprio impianto di ricezione: "Nonostante i nostri ripetuti solleciti RAI non ha ritenuto di incontrarci, rispondendo soltanto con una nota che non solo non tratta i temi da noi posti, ma che minimizza il problema facendo riferimento alla possibilità di vedere on line i programmi televisivi RAI. Nel frattempo su questo tema abbiamo incontrato il Corecom, e abbiamo scritto al Presidente dell’Emilia Romagna. I problemi continuano, e stiamo valutando quali azioni mettere in campo nei confronti della RAI, alla quale abbiamo ribadito nei giorni scorsi la richiesta di incontro. 

"Al di là degli aspetti economici, al di là dell’indifferenza per la parziale venuta meno di un servizio pubblico, preoccupa anche l’insensibilità della RAI per il lavoro di tanti propri dipendenti, a partire da quelli dell’informazione. Un lavoro che, per tanti cittadini, è diventato invisibile", chiosano le associazioni di categoria.

Sullo stesso tema ha preso carta e penna anche il sndaco di Sassuolo Gian Francesco Menani, che ha inviato una lettera, alla Presidente Rai Marinella Soldi, in cui denuncia una situazione che si protrae ormai da quasi quattro mesi, con i canali Rai che dopo il passaggio al sistema Dvb-T2 ancora non sono raggiungibili in una parte della città.

Nonostante le rassicurazioni e le promesse di riportare tutto alla normalità entro la fine del mese di Giugno, ancora oggi in diverse zone di Sassuolo non è possibile seguire i canali del servizio pubblicoEra stato promesso – aggiunge il Sindaco – un pronto intervento ed una sistemazione del problema entro fine giugno, per rispondere ai problemi riscontrati da famiglie che regolarmente pagano il canone per un servizio che non ricevono da quattro mesi. Promesse ancora una volta disattese e questo, da parte del Servizio Pubblico, è assolutamente inconcepibile”.

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