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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Stabili i ricoveri per covid negli ospedali modenesi, dove riprendono le attività regolari

Sono 86 i positivi ricoverati, 21 quelli in Terapia Intensiva. Intanto riaprono gradualmente i comparti operatori

Prosegue una diminuzione, seppur lenta, dei casi di pazienti covid ricoverati presso il Policlinico e l'Ospedale di Baggiovara, dopo il picco registrato a fine marzo. I casi COVID accertati ricoverati si sono mantenuti stabili negli ultimi giorni, con una parallela graduale diminuzione dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva.

La situazione di stamattina vede nel complesso ricoverati in Azienda Ospedaliero -Universitaria 86 pazienti COVID positivi: 26 all’Ospedale Civile e 60 al Policlinico. Di questi, sono in terapia intensiva 21 pazienti, dei quali 8 nella terapia intensiva del Policlinico di Modena e 13 presso l’Ospedale Civile, e 5 pazienti in sub intensiva, distribuiti tra i due ospedali. In degenza ordinaria sono seguiti 60 pazienti, 13 all’Ospedale Civile di Baggiovara e 47 al Policlinico.

Intanto, dopo il via libera della Regione,  è in corso di attuazione un programma di ripartenza delle attività di chirurgia generale e specialistica programmata nei due stabilimenti dell’Azienda (Policlinico e Ospedale Civile). L’obiettivo è arrivare con gradualità a circa il 70 % dell’attività chirurgica precedente all’emergenza, partendo dalle prestazioni in priorità A e B delle diverse discipline presenti in Azienda. La ripresa andrà di pari passo con la progressiva riapertura dei comparti operatori e la gestione dei posti letto, sia di terapia intensiva che di degenza ordinaria chirurgica.

Con gli stessi criteri sono in corso di riavvio le prestazioni ambulatoriali programmate, a partire da quelle sospese a causa dell’emergenza coronavirus. In questa prima fase non sarà possibile prenotare nuove prestazioni programmate, per poter procedere con un recall di quelle sospese. Rimarranno comunque sempre garantiti l’accesso alle urgenze e i controlli previsti dai percorsi della cronicità, oncologici e della gravidanza.

La riattivazione della specialistica passa necessariamente attraverso una revisione delle modalità di organizzazione ed erogazione delle prestazioni ambulatoriali che tenga conto delle indicazioni regionali, con particolare riguardo anche ad una revisione in termini di appropriatezza delle prescrizioni, grazie a collaborazioni strutturate fra specialisti ospedalieri e territorio. Si procederà gradualmente ad ampliare la distribuzione delle attività sulla settimana e a dilazionare il numero di prestazioni/ora per diradare la presenza dei pazienti e degli accompagnatori nelle sale di attesa e nei locali dell’ospedale. Sarà strategico in tal senso l’utilizzo anche di strumenti di telefonata e videochiamata per la valutazione di situazioni cliniche che non necessitano dell’accesso fisico del paziente in ambulatorio.

Saranno le Aziende a richiamare, ciascuna per sua competenza, i pazienti in attesa di una prestazione sospesa, pertanto non sarà necessario per i cittadini ricontattare i canali di prenotazione.

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