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Covid, raggiunto un picco di 270 ricoveri nei due ospedali modenesi

Mai così tanti pazienti assistiti tra Policlinico e Baggiovara. Ma i numeri assoluti nascondono in realtà profonde differenze con lo scorso anno

Questa settimana è stato raggiunto il picco di ricoveri di pazienti positivi presso l’Azienda Ospedaliera sinora in questa quarta ondata, pari a 270 nella giornata di mercoledì 2 febbraio, con volumi di ricoverati presenti stabilmente sopra i 240. Ad oggi nei due ospedali modenesi  sono presenti in Azienda 253 pazienti con riscontro di tampone positivo, di cui: 223 ricoverati in degenza ordinaria (137 al Policlinico, 86 a Baggiovara), 7 in terapia semintensiva (tutti al Policlinico) e 23 in terapia intensiva (13 al Policlinico, 10 a Baggiovara). 

Un anno fa, 4 febbraio 2021, i ricoverati erano 184 totali, dei quali 138 in ordinaria e 46 tra intensiva e semi intensiva. Un aumento complessivo del 28%, che però va ripartito tra una crescita del 39% nei repari ordinari e un calo del 35% nelle Terapia Intensive/subintensive.

Dal punto di vista epidemiologico, tuttavia, il dato va contestualizzato tenendo presente che il circa 65% dei pazienti è ricoverato per le conseguenze del Covid-19, mentre il restante 35% per altre patologie, con riscontro occasionale di tampone positivo. La percentuale è decisamente diversa in Terapia intensiva dove ad oggi l’85% dei pazienti è ricoverato per complicanze cliniche da malattia COVID-19.

Quindi, se si considerano solo i pazienti ricoverati per le conseguenze del Covid-19, nonostante il volume complessivo di pazienti ospedalizzati con tampone positivo sia più alto rispetto allo scorso anno, quello dei ricoverati per causa COVID è invece inferiore, grazie soprattutto all’effetto protettivo garantito dalla vaccinazione.

Questo a fronte di un numero di persone positive in provincia molto più elevato di quello che si riscontrava nel 2021: analizzando il medesimo periodo, lo scorso anno il picco di positivi in isolamento domiciliare si era attestato a circa 8.700 persone, mentre quest’anno si è arrivati a più di 31.600 persone in provincia contemporaneamente in isolamento domiciliare in una giornata. 

Nei grafici vengono rappresentate a confronto la 3° ondata e quella corrente con i volumi di ricoveri in Azienda Ospedaliero Universitaria e i positivi in isolamento domiciliare.

L’età media dei ricoverati per Covid-19 è 71 anni, più alta nel gruppo di pazienti con vaccinazione (64 anni contro 78 dei pazienti vaccinati). Se complessivamente circa la metà dei pazienti ricoverati con tampone positivo è vaccinata, in Terapia Intensiva e sub intensiva si passa invece ad un 70% dei pazienti che non ha effettuato il ciclo vaccinale. Anche in area critica, sono mediamente più anziani i pochi pazienti vaccinati (77 anni contro 72). 

A fronte dell’andamento in calo dei contagi in provincia, iniziato da ormai circa una settimana, è prevedibile che si abbia, già a partire da lunedì prossimo, la possibilità di riprendere l’attività chirurgica programmata ed è in corso di predisposizione un piano di recupero dell’attività chirurgica nel periodo successivo.

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