Allagamenti per le piogge di novembre, in arrivo i contributi per i danni
Domande fino a lunedì 2 marzo. I fondi per i danni subiti da cittadini e aziende nel 2019 a causa delle piogge di maggio e novembre e per la grandine di giugno
Fino a lunedì 2 marzo i cittadini e le aziende colpiti dal maltempo possono presentare al Comune di Modena le domande di contributo sia per i danni subiti dalla grandinata del 22 giugno che per quelli conseguenti alle piogge e agli allagamenti di novembre.
Agli uffici comunali dedicati sono arrivate finora solo domande per i danni da grandine (una ventina di richieste di contributo complete di documentazione e diverse decine di telefonate per avere informazioni) ma ancora nessuna richiesta per i danni subiti dagli eventi alluvionali di novembre 2019, previsti anch’essi tra i danni risarcibili. Il Comune invita, quindi, i cittadini e le aziende che hanno subito danni a seguito delle piogge e dei rigurgiti fognari e siano in possesso della documentazione necessaria, a presentare la richiesta per non correre il rischio di rimanere esclusi dai contributi.
I contributi possono essere richiesti per il ripristino dei danni subiti dalle abitazioni e per il ripristino o la sostituzione dei beni mobili (arredi, elettrodomestici e attrezzatture per l’ufficio) non più utilizzabili. Le domande devono essere compilate sui moduli messi a disposizione dalla Regione e scaricabili dal sito del Comune di Modena (www.comune.modena.it).
La documentazione con l’attestazione dei danni e la richiesta del contributo può essere consegnata a mano al Protocollo generale del Comune di Modena (via Scudari 20); inviata allo stesso indirizzo con raccomandata con ricevuta di ritorno; spedita via Pec a danni_eventicalamitosi_
In base alla direttiva emanata dalla Regione Emilia Romagna, il contributo può essere richiesto per la ricostruzione dell’abitazione distrutta, per il ripristino strutturale e funzionale dell’abitazione o di parti comuni per quanto riguarda i danni a elementi strutturali verticali e orizzontali, finiture interne ed esterne, serramenti interni ed esterni, impianti (riscaldamento, idrico-fognario, elettrico), ascensori e montascale. Ammesse anche le richieste per il ripristino o la sostituzione di beni mobili distrutti o danneggiati e non più utilizzabili. Non è possibile presentare domanda per gli immobili di proprietà di un’impresa destinati all’esercizio di un’attività economica e produttiva (sono quindi esclusi i fabbricati a uso agricolo), le pertinenze e i beni mobili registrati. Per i danni superiori a 10 mila euro è necessario presentare una perizia asseverata.