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Ritorno a scuola, Unimore sperimenta un progetto pilota sulla psicologia

Unimore ha approntato un intervento educativo “pilota”, sperimentato in un Istituto Comprensivo di Cremona, per facilitare le scuole in questo compito, rendendo i bambini protagonisti di questa nuova fase

Con il ritorno a scuola per milioni di alunni l’Italia sta entrando in una nuova fase dell’epoca COVID-19. Tale fase è stata caratterizzata da un’attenzione mediatica importante, nonché da numerose discussioni e perplessità, riguardo alla capacità delle scuole di far rispettare le norme minime di sicurezza sanitaria ai bambini. A ciò si aggiungono i giustificati timori di genitori e insegnanti rispetto ad una situazione al momento – da quanto riferiscono molti operatori ed esperti - quanto mai incerta.

Di fronte alla situazione descritta, va guardato pertanto con attenzione l’impegno deciso da docenti, ricercatrici e ricercatori Unimore di adoperarsi per facilitare le scuole nel delicato compito che grava su loro circa il rispetto delle regole e l’attenuazione delle tensioni legate a questa particolare fase.

Muove in questa direzione l’iniziativa di un team di psicologi e psicologhe del Dipartimento Chirurgico, Medico, Odontoiatrico e di Scienze Morfologiche con Interesse Trapiantologico, Oncologico e di Medicina Rigenerativa (CHIMOMO) e del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze (BMN) della Facoltà di Medicina e Chirurgia, che si è occupato di predisporre un intervento “pilota” pensato appositamente per le scuole primarie, che sarà realizzato dagli insegnanti già da questa settimana nelle scuole dell’Istituto Comprensivo Marconi (Cremona), realtà tra le più colpite nei mesi scorsi dalla pandemia.

Il gruppo di ricercatrici, ricercatori e docenti Unimore ha predisposto un racconto tramite cui i bambini possano comprendere quali siano le regole da rispettare e cosa possono concretamente fare per seguirle. Il racconto, scritto in più versioni nel rispetto delle diverse fasce di età (3-5 anni, 6-7 anni, 8-10 anni), è inoltre accompagnato da una serie di attività da svolgere in classe e a casa con i genitori, che aiutino i bambini a comprendere in maniera divertente e stimolante come poter gestire al meglio questa difficile situazione.

Dal punto di vista psicologico, l’intervento punta su tre aspetti principalirafforzare il senso di auto-efficacia dei bambini per il rispetto delle regole e l’importanza di aiutare i propri compagni a rispettarle; creare delle routine legate ad aspetti chiave come la distanza di sicurezza, quali l’ideazione di saluti divertenti, che rendano più agevole e “normale” il rispetto delle regole; facilitare la condivisione di vissuti emotivi, fondamentale per far fronte a situazioni stressanti e ansiogene, anche con il coinvolgimento delle famiglie.

Secondo il Prof. Loris Vezzali, tra i promotori di questo progetto, “un intervento di questo tipo può facilitare il compito degli insegnanti. Inoltre, dovrebbe contribuire a ridurre i timori di genitori e insegnanti, oltre che dei bambini, rendendo il rispetto delle regole fattibile e qualcosa da affrontare tutti insieme”.

Secondo la Prof.ssa Alessia Cadamuro, altra promotrice del progetto, “è importante che i bambini possano avere una completa comprensione delle regole da seguire e questo può essere ottenuto più facilmente con materiali pensati appositamente per loro e più vicini alla loro realtà psicologica, come fiabe e giochi. Attraverso queste attività ludiche e interattive, il bambino ha maggior probabilità di immedesimarsi con i protagonisti e apprendere con più leggerezza le norme da seguire”.

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