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Centri estivi, già una trentina di attività pronte a partire sotto la "regia" del Comune

Lunedì 25 incontro coi gestori; poi i bandi per le proposte, per la richiesta di spazi, il personale di sostegno e voucher per le famiglie

Basso rapporto numerico tra educatori e bambini, spazi aperti aggiuntivi anche messi a disposizione dal Comune, regole chiare per assicurare la sicurezza di bambini e operatori con nuove modalità organizzative, ma anche un’offerta varia e articolata, agevolazioni per le famiglie e snellimento delle procedure per l’autorizzazione all’attività. 

Sono alcuni dei punti all’ordine del giorno del tavolo avviato da amministrazione comunale e gestori per progettare “RiusciaMO Insieme” le attività ludico ricreative estive per bambini e ragazzi, nella prospettiva delle nuove linee guida regionali, dopo la pubblicazione, la scorsa settimana, di quelle nazionali.

“Da settimane abbiamo aperto il confronto con il personale dei servizi educativi comunali da una parte e, dall’altra, con i soggetti che lavorano nei servizi per l’infanzia per verificare la possibilità di mettere in campo nuove proposte. L’obiettivo comune – afferma l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi – è garantire sostegno alle famiglie che hanno bisogno di riferimenti sicuri e rispondere al bisogno di socialità dei bambini.”

“Pur con tutte le attenzioni del caso e nel rispetto dei protocolli e di ogni misura necessaria a tutelare la salute – continua l’assessora - non è pensabile continuare a privare bambini e famiglie dei servizi dedicati all’infanzia; ancor di più dopo mesi di isolamento a detrimento della socialità indispensabile per il corretto ed equilibrato sviluppo del bambino e soprattutto a scapito dei più fragili. Senza contare che tante famiglie, oggi più che mai, hanno bisogno di sostegno, di un luogo e persone sicure a cui affidare i bambini. 

In questa situazione il Comune non si tira indietro – sottolinea Baracchi - e intende essere un punto di riferimento per un’offerta varia e articolata agendo come cabina di regia di un sistema estivo accogliente e solidale”.

Dopo il primo incontro di inizio mese, quando ancora non c’erano le “Linee Guida del Governo per la gestione in sicurezza di opportunità e organizzate di socialità e gioco per bambini e adolescenti nella fase 2 dell’emergenza Covid-19”, lunedì 25 maggio è nuovamente convocato il tavolo per la progettazione comune: assessore all’Istruzione, tecnici comunali e gestori si danno appuntamento in videoconferenza per approfondire i vari aspetti ed essere pronti a partire. 

Sono già una trentina i gestori pronti a rimettersi in gioco con progetti e proposte che rispondano a nuovi criteri previsti: polisportive e palestre, fattorie e agriturismi, cooperative sociali e gestori di servizi educativi. 

Da parte sua, il Comune ha predisposto una serie di azioni per supportare il sistema dell’offerta estiva. Innanzitutto, sarà riaperto a giorni il bando rivolto ai gestori che intendono aderire al progetto regionale di Conciliazione vita lavoro, in modo da integrare i progetti presentati secondo le nuove disposizioni e consentire ad altri soggetti di partecipare aumentando in tal modo l’offerta di proposte per le famiglie. Riapre ugualmente anche l’avviso rivolto ai gestori per la disponibilità di educatori in appoggio, messi a disposizione dal Comune, per l’accoglienza di bimbi disabili nelle attività estive.

E sta per uscire il bando per l’ottenimento del voucher regionale rivolto alle famiglie; la buona notizia è che il rimborso regionale, che si può ottenere anche per quattro settimane di attività, sarà cumulabile con il voucher baby sitter che potrà essere speso anche per i centri estivi.  

Inoltre, l’amministrazione comunale riapre l’avviso per l’assegnazione di sedi scolastiche di propria proprietà ai gestori di attività estive che ne facciano richiesta, compatibilmente con i lavori già programmati nelle strutture, e valuta l’abbattimento del contributo settimanale per le spese di utenze a fronte delle maggiori spese che i gestori dovranno affrontare per sanificazione e dispositivi.

“Non ci nascondiamo le criticità – conclude l’assessora Baracchi – dall’aumento dei costi per i gestori agli aspetti in corso di definizione o non ancora affrontati dalle Linee guida nazionali: innanzitutto sono arrivate indicazioni riferite alla fascia 3-6 anni e di età superiori, ma noi non dimentichiamo il tema delle famiglie con bambini 0-3 e stiamo lavorando pensando anche a loro”.

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