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Benzinai in crisi, cartelli di Casa Pound contro Confcommercio. "Violenza comunicativa"

Due sagome e un messaggio molto forte sono apparse nella notte presso la sede di via Begarelli

 La scorsa notte anche Modena è stata toccata dalla campagna comunicativa di Casa Pound, che ha affisso in tutta Italia volantini e sagome: un messaggio contro le politiche del Governo, accusato di non fornire un supporto alla categoria dei benzinai. 

“Tra le tante categorie penalizzate dal Covid-19 – spiega infatti il movimento in una nota – quella dei benzinai rientra tra quelle più in difficoltà: se già prima della pandemia versava in una crisi senza fine, oggi nonostante i vari proclami politici di aiuto, viene sistematicamente dimenticata dallo Stato. Nonostante un’attività ridotta dell’85% e l’assenza di protezioni sanitarie ed economiche adeguate i benzinai hanno comunque garantito il servizio di rifornimento alla Nazione, ma per poter essere ascoltati sono stati costretti a fine marzo a minacciare uno sciopero che avrebbe avuto ripercussioni enormi sulla viabilità nazionale. Per questo – prosegue Casa Pound – riteniamo inaccettabile che il Governo continui a non adottare misure di sussidio sia per la categoria, sia per automobilisti e autotrasportatori, che nonostante il crollo del prezzo del greggio hanno visto calare in maniera impercettibile il prezzo di benzina e diesel”.

In città è stata scelto come luogo di affissione la sede provinciale di Confcommercio, in via Begarelli, dove sono stae affisse due sagome che rappresentano un benzinaio stilizzato nel gesto di suicidarsi, con la scrita La "potenza di fuoco" del Governo. Un messaggio senza dubbio molto impattante, che ha trovato la ferma condanna dell'associazione di categoria.

"Si tratta di materiale propagandistico ridicolo oltre che violento e che hanno avuto l'effetto di spaventare il personale della nostra organizzazione", spiega Confcommercio, che fa sapere di aver messo a disposizione della Digos i filmati deggli attivisti ripresi durante l'affissione notturna. "La libera manifestazione del pensiero è sacrosanta, ma la violenza comunicativa dei cartelli, diffusi in varie parti del Paese, deve ulteriormente far riflettere le Autorità nazionali e locali sull'opportunità di stringere le maglie dei controlli su Casa Pound e pseudo organizzazioni simili".

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