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Studenti e associazioni allo sciopero per il clima, duemila in corteo a Modena

Il serpentone composto in larga parte da studenti ha sfilato fino a Piazza Grande, dove si è svolto il comizio conclusivo. Centinaia di cartelli e slogan

Puntuale come da annuncio degli organizzatori - il comitato locale di Friday For Future - alle 9.30 ha mosso i primi passi lungo via Emilia Centro il corteo modenese di chi ha aderito allo Sciopero Globale per il Clima, giunto ormai alla sua terza edizione. Circa duemila le persone che hanno sfilato attraverso il centro e i viali per poi confluire in Piazza Grande alle ore 11.30 per il comizio finale. Altre centinaia e centinaia di ragazzi, tuttavia, hanno osservato le prime fasi della manifestazione per poi prendere altre strade e concedersi una mattinata libera.

Dietro lo striscione di Friday For Futures Modena si sono assiepati in prevalenza studenti delle scuole medie superiori e inferiori, ma la manifestazione ha visto una partecipazione molto eterogenea. La Rete degli Studenti Medi - che ha fornito un supporto logistico all'iniziativa - ha preso parte con le proprie bandiere, insieme alla Cgil e a Legambiente. Presenti anche diverse realtà associative modenesi, alcuni comitati ambientalisti e un gruppo di bambini piccoli della scuola primaria "Gramsci" insieme alle loro insegnanti.

La politica istituzionale non ha sfilato - presente però il sindaco di Spilamberto e per un tratto anche il sindaco di Modena Muzzarelli - ma ha fatto capolino a margine della manifestazione. Accanto al corteo erano infatti presenti diversi consiglieri comunali del Partito Democratico e di Sinistra per Modena, quest'ultima legata in maniera più diretta all'evento attraverso i suoi rappresentanti giovanili. Non erano però presenti bandiere di partito o adesioni formali.

Terzo sciopero globale per il clima - Modena 27/09/2019

Assolutamente informale è stato anche il tono dei cartelli, centinaia, autoprodotti e spesso ironici. Dagli slogan contro i combustibili fossili a quelli contro l'inquinamento dell'aria in senso ampio, dall'ormai celebre "There's no plan(et) b" a "cCi avete rotto i polmoni, dall'anticapitalismo alla legalizzazione della marijuana, fino alla bandiere No Tav. Un caleidoscopio considerevole e frutto di un'aggregazione priva di mediazioni.

Musica e cori hanno accompagnato la marcia dei partecipanti attraverso le vie del centro cittadino, sotto gli occhi curiosi o gli sguardi di approvazione di molti passanti e scortati dalle forze dell'ordine come si conviene a qualsiasi manifestazione di piazza. Dal palco di piazza Grande - la Preda Ringadora - è stato ribadito da parte degli organizzatori il leit motiv della movimentazione globale, sulla scorta della battaglia che vede in Greta Thunberg l'icona contro il cambiamento climatico. Un'esortazione ai governi del mondo a prendere provvedimenti immediati e drastici contro l'emissione dei gas inquinanti, l'utilizzo di combustibili fossili e più in generale contro ogni forma di sfruttamento intensivo delle risorse naturali.

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