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Lunedì, 4 Dicembre 2023
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Sciopero, mille in corteo e in piazza con la Cgil al grido di "Adesso basta!"

Nutrita manifestazione del settore pubblico questa mattina in centro storico, anche per rivendicare il diritto individuale allo sciopero. Si replica venerdì 24

Circa mille persone si sono radunate questa mattina alle ore 9 accanto all'Autostazione di piazzale I Maggio per poi sfilare in corteo alla volta di Piazza Grande. E' ancora in corso di svolgimento e lo sarà fino alle ore 16 la manifestazione della Cgil (insieme a Uil) in occasione dello sciopero dei settori pubblici e della filiera del pubblico per cambiare la Legge di Bilancio e per una diversa politica economica, sociale e contrattuale. Il corteo ha sfilato ordinatamente attraverso via Emilia per approdare poi davanti al Duomo e infine in piazza, dove si stanno svolgendo i comizi delle diverse rappresentanze sindacali.

Oltre ai diversi settori pubblici, dalla scuola alla sanità, passando per i trasporti, hanno aderito anche diversi gruppi di studenti che afferiscono ai movimenti di sinistra.

"Grande soddisfazione, siamo molto contenti del risultato - ha commentato in mattinata il segretario provinciale Cgil Daniele Dieci - Stiamo ricevendo i primi dati dello sciopero da scuole, sanità e trasporti e abbiamo dati altissimi, anche oltre le aspettative. Vuol dire che il malessere tra i lavoratori è diffuso e ha bisogno di uno sfogo. Anche gli studenti hanno scioperato in accordo e a sostegno dello sciopero dei docenti. Una comunità che lotta".

Striscioni, cartelli e slogan hanno messo nel mirino anche il Ministro Salvini, dopo lo scontro con i sindacati seguito alla precettazione: "Oggi di nuovo siamo nel campo di dover affermare che lo sciopero è un diretto e non deve essere attaccato - sottolinea Dieci - C'è chi prova ad attaccarlo e questa  è la risposta migliore: le facce, i volti i corpi delle persone che hanno scelto di scioperare e che sono venute in piazza per dire che è un diritto individuale che non va toccato".

Lo sciopero dei settori pubblici 17/11/23

Tra le rivendicazioni della Cgil e della Uil (che sarà in piazza nel pomeriggio) le risorse per i rinnovi dei contratti nazionali scaduti, che "sono scarsissime e non danno nessuna risposta all'impoverimento delle buste paga, con cifre ben lontane da quelle richieste per recuperare il potere d'acquisto perso in questi anni, ulteriormente depauperato dall’inflazione a due cifre e che non accenna a ridursi. Nessun investimento per valorizzare le professionalità di lavoratrici e lavoratori che ogni giorno garantiscono i servizi essenziali e fondamentali per i cittadini e le cittadine, a partire dagli operatori della sanità e dei servizi socio sanitari, allo stremo dopo i tre anni di pandemia, con carenze di organico ormai strutturali che li costringono a ritmi insostenibili innescando la fuga verso lavori diversi".

"Nessuna risposta dal Governo arriva rispetto alla stabilizzazione dei precari e al piano straordinario di assunzioni necessario non solo per la sanità, ma anche per garantire le attività degli enti locali che erogano servizi diretti alla cittadinanza, che devono occuparsi, ad esempio, anche dei progetti Pnrr. Progetti che rischiano di saltare per mancanza di tecnici e di personale dedicato, con un gravissimo danno rispetto alla perdita di risorse e di investimenti - attaccano le sigle sindacali - Anche su salute e sicurezza nessuna risposta! Nonostante i dati impressionanti relativi agli infortuni e alle morti sul lavoro, nessun rafforzamento degli organi di vigilanza come l’ispettorato del lavoro, che continua a soffrire di gravi carenze di organico, anche nella sede di Modena. E la manovra peggiora anche le pensioni di una parte dei dipendenti pubblici (di enti locali, sanità, scuole comunali, uffici giudiziari) che si ritroveranno con una pensione notevolmente più bassa rispetto a quella prevista dalle attuali normative".

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