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Infortuni sul lavoro in aumento del 17%, indetto uno sciopero generale provinciale

Venerdì 29 ottobre sciopero e presidio delle sigle confederali in viale Martiri. "Le risorse disponibili per gli organi ispettivi, umane ed economiche, sono insufficienti"

Dopo due infortuni mortali nella nostra provincia solo nel mese di ottobre e la catena di morti e infortuni nel mese di agosto, Cgil Cisl Uil hanno indetto uno sciopero generale provinciale di tutte le categorie e di tutti i settori (salvo i servizi essenziali) per le ultime due ore lavorative venerdì 29 ottobre. Si terrà anche un presidio di lavoratori e lavoratrici, cittadini e cittadine davanti alla sede della prefettura di Modena a partire dalle ore 16 della stessa giornata.

“A fianco della ripresa economica, ci deve essere una ripresa sociale a partire dai due diritti fondamentali, la salute ed il lavoro – affermano Manuela Gozzi segretaria Cgil Modena, Domenico Chiatto segreteria Cisl Emilia Centrale, Luigi Tollari segretario Uil Modena e Reggio Emilia - Basta parole, senza sicurezza non si lavora! Bisogna affrontare definitivamente questa emergenza nazionale: servono soldi, investimenti, formazione, ma soprattutto aumentare i controlli. E serve mettere al centro la salute e la dignità delle persone, non il profitto”.

Cgil Cisl Uil sottolineano come siamo di fronte ad una vera e propria emergenza sia a livello nazionale che sul nostro territorio: nei primi 8 mesi del 2021 c’è stato un aumento delle denunce di infortuni sul lavoro rispetto allo stesso periodo del 2020 pari al +11,8% a livello regionale ed a +17% sul territorio modenese, con quasi  9.000 infortuni, alcuni dei quali  mortali.

Il susseguirsi di incidenti sul lavoro, non può più essere tollerato. Cgil Cisl e Uil denunciano il rischio che la fretta di far ripartire l’economia si traduca nel mancato rispetto delle norme di sicurezza, con il conseguente costo di vite umane, vite spezzate che non fanno ritorno a casa dopo il lavoro.

I sindacati ribadiscono che la sicurezza sul lavoro è una priorità e la difesa della salute delle persone nei luoghi di lavoro deve essere un obiettivo imprescindibile, a partire dalle aziende fino a tutti gli organi competenti.

“Riconosciamo il buon lavoro degli organi ispettivi nell’accertamento delle responsabilità – proseguono Gozzi, Chiatto e Tollari - ma le risorse disponibili, umane ed economiche sono insufficienti! Chiediamo che tutte le parti in causa comprese le istituzioni e le associazioni di rappresentanza aziendali si facciano carico della necessità di investimenti e di un cambiamento anche culturale, che  rimetta al centro la sicurezza e la tutela della salute”.

Nel corso del presidio verrà chiesto al Prefetto di Modena di ricevere una delegazione sindacale per chiedere la convocazione di un tavolo provinciale permanente, con la presenza delle istituzioni, degli amministratori locali dell’ispettorato del lavoro, dell’Inail e delle associazioni datoriali, che ricerchi soluzioni condivise per porre un freno a questa vera e propria mattanza, che metta al centro il rispetto delle regole e della sicurezza sul lavoro.

Cgil Cisl e Uil chiederanno anche incontri con i segretari dei partiti politici e con gli amministratori del territorio,  con i consiglieri regionali e con i rappresentanti modenesi alla Camera e al Senato per porre l’attenzione sul tema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

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