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Attualità Carpi / Via Nicolò Copernico

Azienda verso la liquidazione, oggi sciopero e presidio alla Manifattura Riese

Protesta in via Copernico e in alcuni negozi del marchio Navigare prodotto dall'azienda carpigiana

Nel corso di un incontro il 29 aprile con sindacati e Rsu, i legali e i consulenti della Manifattura Riese di Carpi hanno comunicato che dai primi di maggio l’azienda sarà posta in liquidazione. A darne notizia è la Cgil. Il sindacato spiega: "La Manifattura Riese, azienda operante nel settore tessile abbigliamento con 83 addetti in maggior numero donne, dei quali la metà operanti nei vari punti vendita sparsi in tutta Italia, legata da anni al marchio “Navigare”, ha da circa 5 anni come socio di maggioranza il Fondo di investimento Consilium. Quattro mesi fa ha lasciato il territorio di Rio Saliceto insediandosi a Carpi. Come molte aziende del settore, versa in una crisi produttiva rilevante, alimentata dalla prolungata chiusura dei negozi a causa del covid".

"Da tempo aleggiava la notizia che l’azienda  da alcune settimane avesse intrapreso trattative per la propria cessione ed i lavoratori stavano esercitando una certa pressione affinché la direzione aziendale si decidesse a fornire maggiori informazioni. Ma non era in alcun modo immaginabile che si potesse giungere in maniera così repentina ad una simile conclusione". La Filctem Cgil e la Filcams Cgil, che hanno chiesto immediatamente l’apertura di una trattativa presso l’assessorato  regionale al Lavoro, non sono affatto convinte che questo sia il vero epilogo della vicenda e gli stessi lavoratori, informati subito dopo l’incontro si dicono sconcertati e delusi.

"Non è infatti ipotizzabile che a circa 100 giorni dall’inaugurazione in pompa magna della nuova sede carpigiana, ovvero nel polo industriale tra i più importanti d’Italia del settore abbigliamento/moda, si decida di sopprimere un marchio che da 61 anni ha saputo conquistare una interessante fetta di mercato - aggiunge il sindacato - non risulta che l’azienda abbia particolari problemi finanziari, tanto che ha dichiarato di voler procedere ad una liquidazione in bonis. Tutto ciò fa presupporre scenari che hanno come unico scopo quello di salvare un marchio ai danni di 83 famiglie.

Per questi motivi le maestranze preoccupate sono arrivate alla decisione di proclamare un nuovo sciopero con presidio, dopo quello del 27 aprile. Oggi una seconda mobilitazione 4 ore di sciopero con presidio dalle 9 alle 13 davanti ai cancelli dell’azienda  un via Copernico 2 a Carpi. La protesta ha avuto eco anche in diversi negozi del marchio Navigare, che hanno solidarizzato con i lavoratori a Boretto, Carpi, Legnago, Eboli, Mondovì, Castelguelfo, Palermo, Enna, Brescia.

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