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Polizia Locale, sabato di sciopero per il sindacato Sulpl a Modena

La categoria chiede più riconoscimenti, in particolare sul piano organizzativo e salariale. Presidio davanti alla Prefettura

E' stato proclamato per il 15 gennaio uno sciopero nazionale della polizia locale. Lo rende noto il Sulpl, il sindacato della Municipale, che anche a Modena si mobiliterà er far sentire le proprie ragioni. Gli agenti, infatti, daranno vita ad un presidio dallle ore 9.30 alle ore 12 in viale Martiri della Libertà, di fronte alla Prefettura.. 

"La Polizia Locale ha sperato, ancora una volta, in una Legge di Riforma seria, che potesse chiarire il ruolo della Polizia Locale nell’ambito della Sicurezza e che potesse riconoscere a questa categoria dignità e diritti di natura giuridica, previdenziale e assistenziale - si legge nella nota a firma del segretario regionale aggiunto Emilia-Romagna, Miriam Palumbo - il testo era uscito dalla I Commissione Affari Costituzionali della Camera con l’approvazione all’unanimità dei Parlamentari. E’ stata la stessa Commissione Parlamentare Europea a richiamare il Presidente del Consiglio, il Ministro dell’Interno e i capigruppo dei partiti politici, per indurli a porre fine alla discriminazione sul piano organizzativo e remunerativo esistente in Italia fra la Polizia di Stato e la Polizia Locale".

Da sempre, fa sapere il Sulpl "siamo equiparati nei doveri alle Forze di Polizia a ordinamento statale (non ultimo l’obbligo vaccinale), ma mai nei Diritti. La nostra Categoria non è stata nemmeno ancora inserita nelle cosiddette 'categorie usuranti', nonostante il numero di caduti e feriti durante l’adempimento del dovere. Questo sindacato di categoria ha contribuito a 360 gradi alla redazione di quella proposta, come riconosciuto dall’On. Simona Bordonali (Lega). Ma ormai l’esperienza ci insegna che fino alla fine qualcuno può fare lo sgambetto. Ed infatti è arrivato per tutti noi il pacco di Natale". 

Il sindacato, il 6 dicembre scorso, aveva già proclamato lo stato di agitazione, per le stesse motivazioni: "Il Deus ex machina è sempre e solo il Ministero degli Interni che puntualmente commette ingerenze nella nostra Riforma - continua Palumbo - i suoi funzionari, quelli del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, si sono catapultati sul testo e hanno dato indicazione alla politica di stravolgerlo e se possibile di renderlo peggiorativo rispetto alla Legge attualmente in vigore, la n.65 del 1986". 

"I burocrati ci preferiscono disgregati e senza tutele"

"Svanito il contratto pubblico è ritornata in auge la dicitura 'Polizia Amministrativa' locale; ritorna in modo ridondante la richiesta alle Polizie Locali dei capoluoghi di provincia di garantire il servizio h24 per il rilievo dei sinistri (ovviamente per sgravare di cioè i gestori della Sicurezza); confuse qualifiche di Polizia Giudiziaria e Pubblica Sicurezza; regime previdenziale incerto; formazione demandata esclusivamente alle Regioni, così come la scelta di livree, divise e distintivi; sarà sempre il politicante di turno a scegliere se armare o meno la polizia Locale - osserva il Sulpl - con l’accesso alla banca dati sdi continua ad esserci preclusa la possibilità di essere edotti circa gli eventuali precedenti penali della persona che abbiamo di fronte; Comandanti nominati e quindi completamente asserviti alla politica locale ed esclusi anche dai tavoli in prefettura sulla sicurezza integrata".
 
"I burocrati del Ministero dell’Interno, probabilmente, hanno paura di perdere il privilegio di ricoprire il ruolo di 'first lady' in tema di Sicurezza; hanno evidentemente paura di una Polizia Locale riconosciuta a livello nazionale dalle Istituzioni. Ci preferiscono disgregati, disorganizzati e senza tutele. Ci utilizzano a loro piacimento a seconda del momento: basti pensare all’emergenza terrorismo quando i Prefetti e i Questori di tutta Italia, in accordo con i Sindaci ci usavano come scudi umani; alla pandemia che abbiamo affrontato in prima linea, lasciando sul campo 37 Colleghi; alle varie manifestazioni no vax: la Polizia Locale è per loro l’utile idiota - osserva Palumbo - 
Questi burocrati, e spesso i sindacalisti che avallano senza averne titolo le loro castronerie, ignorano che una Riforma seria della Polizia Locale sarebbe solo un valore aggiunto per i Cittadini e per il Paese, poiché contribuirebbe a rendere più efficace l’intero sistema sicurezza e si potrebbe finalmente auspicare addirittura un sistema coordinato a livello nazionale". 

"Speriamo vivamente che questo sciopero sia sentito e partecipato dalla Polizia Locale. Se non ora quando, far capire al Governo e al Ministero degli Interni che la Polizia Locale è stanca di vivere in questo limbo, di essere trattata come la Cenerentola delle Forze di Polizia. Non lo siamo". 

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