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Scuola, rebus mascherine grautite. Donini: "Screening anche per alunni e genitori"

In diverse scuole i dispositivi restano ancora a carico delle famiglie, ma il Commissario Arcuri promette che arriveranno entro lunedì. Intanto la Regione allarga la campagna di test dalla fine si settembre e vuole raddoppiare i tamponi giornalieri

La fatidica data di lunedì 14, primo giorno di scuola, è ormai alle porte, ma sotto molti punti di vista regna ancora l'incertezza. Uno dei tanti aspetti circa i quali le famiglie devono organizzarsi è legato alle mascherine per gli studenti: l'annuncio del Commissario Straordinario Domenica Arcuri secondo cui i dispositivi di protezione sarebbero stati a cura dello Stato, non è del tutto compiuto.

Anche a Modena diverse scuole hanno comunicato alle famiglie che la mascherina non potrà al momento essere a carico dell'istituto, ma che ciascuno dovrà provvedere da sè. La distribuzione infatti procede a rilento.

Tuttavia ieri Arcuri è intervenuto ufficiamente per rassicura le famiglie e i dirigenti scolastici, sostenendo che "nessuna scuola è senza mascherine chirurgiche". Un annuncio forse troppo prematuro, cui è seguito un chiarimento: " Agli istituti di ogni ordine e grado sonogià arrivati 41 milioni di mascherine chirurgiche. Entro lunedì 14 ne arriveranno altri 77 milioni, una quantità sufficiente per due ulteriori settimane di lezioni. Saranno poi distribuite alle scuole primarie, sempre entro il prossimo lunedì, ulteriori 16 milioni di mascherine per i bambini, sufficienti per garantire la riapertura in sicurezza anche di questi istituti. La distribuzione di mascherine gratuite per studenti e il personale scolastico continuerà, poi, su base settimanale o bisettimanale in funzione della dimensione della popolazione studentesca. Nessuna scuola è o sarà senza mascherine chirurgiche", ha corretto Arcuri. 

Su dove e quando indossare obbligatoriamente la mascherina le regole sono state definite: ora tutto il mondo della scuola è atteso da una impegnativa prova di responsabilità. La Regione Emilia-Romagna continua anche su questo ad essere in prima linea nel dibattito: l'assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini che avanzato la richiesta che in caso di focolaio nelle scuole o nelle Università la mascherina sia resa obbligatoria anche al banco per almeno 15 giorni, in modo da attivare un'indagine epidemiologica che coinvolga l'intero plesso scolastico, con l'obiettivo di evitare la chiusura dell'intera struttura.

Sempre Donini, parlando in Commissione assembleare, ieri ha fatto sapere che lo screening con test sierologici sarà allargato anche a genitori e alunni a partire dalla fine di settembre. "Sugli insegnanti e gli altri lavoratori della scuola sono stati eseguiti in Emilia-Romagna 53.000 test sierologici sui 90.000 previsti: dei testati 1.279 sono risultati positivi al sierologico e 11 al tampone", ha spiegato l'assessore. "Continueranno le azioni di screening su insegnati e in generale sul personale scolastico, che vogliamo allargare, da fine settembre, anche ad alunni e studenti, compresi i genitori. In quest'azione di screening stiamo coinvolgendo anche farmacisti e medici di base, che inizieranno a eseguire i test sempre da fine settembre. L'obiettivo è quello poi di garantire fino a 20.000 tamponi al giorno (stiamo acquistando anche tamponi nasofaringei rapidi, con il risultato in 20 minuti)"

(fonte DIRE)

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