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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Lavori alla sede storica Sigonio, avviata la procedura per scegliere la nuova ditta

Dopo lo scioglimento del contratto con Pessina spa, si scorre la graduatoria dell’appalto per terminare l’intervento del liceo

Con l’approvazione dello scioglimento del contratto con la ditta Pessina Costruzioni spa per l’intervento di restauro, riparazione, miglioramento sismico e rifunzionalizzazione della sede storica del liceo delle Scienze umane e musicali Carlo Sigonio in via Saragozza a Modena, il Comune ha avviato formalmente il percorso per procedere all’affidamento del completamento dei lavori a un’altra azienda da scegliere scorrendo la graduatoria della gara d’appalto che si è svolta nel 2016.

Partendo dalla verifica della disponibilità della ditta che si classificò seconda (l’associazione temporanea d’imprese tra Emaprice spa di Bolzano e Ranzat Impianti srl di Padova) si potrà eventualmente scalare fino alla quinta in graduatoria.

“Vogliamo far ripartire il cantiere al più presto, ci auguriamo già in ottobre, e i tecnici – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi – sono al lavoro in questi giorni per definire il percorso alla luce delle novità normative degli ultimi mesi. Nel frattempo, si procede anche con le richieste di danni per il mancato adempimento contrattuale e con l’escussione delle fidejussioni, così come con la comunicazione all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, dello scioglimento del contratto”.

Il Comune, è previsto nella delibera approvata, procederà all’escussione di una prima fideiussione da 480 mila euro e ordinerà a Pessina spa la restituzione di una quota della somma già erogata come anticipazione, sulla base dei lavori effettivamente eseguiti. Con la possibilità, in ogni caso, di escussione anche di una seconda fideiussione dal valore di un milione e 440 mila euro a copertura dei danni dovuti ai ritardi.

Il Comune, infatti, prima che nell’agosto dell’anno scorso la sezione Fallimentare del Tribunale di Milano accogliesse la richiesta di sospensione del cantiere nell’ambito della procedura di concordato, aveva già più volte richiamato la ditta al rispetto del cronoprogramma, lamentando ritardi cospicui dell’impresa, fino ad arrivare ad avviare in luglio 2019 il percorso per la risoluzione del contratto, poi interrotto con la decisione dei giudici comunicata in agosto.

I lavori

L’intervento ha un valore complessivo di 9 milioni di euro e per terminare i lavori oggi i tecnici ipotizzano siano necessari circa due anni. L’obiettivo del progetto è di mettere a disposizione della scuola, che non avrà più bisogno di succursali come in passato, 40 aule di vario tipo, per ospitare classi, piccoli gruppi e attività di sostegno; un auditorium con 160 posti; una biblioteca collocata in una delle ali più antiche dell’ex convento Corpus Domini; alcune aule speciali, come quelle di musica o di tecnologie musicali, la sala prove da 60-70 elementi, quella dedicata alle percussioni o quelle attrezzate per lo studio singolo dei vari strumenti.

La superficie complessiva su cui si interviene è di 7.400 metri quadri, recuperando anche aree dell’edificio non utilizzate da parecchi anni, con circa 4 mila metri quadri di spazi all’aperto, tra cui un cortile di 3.324 metri quadri, il chiostro e i giardini interni.

La dotazione della scuola sarà completata da uno spazio ristoro che condurrà anche all’edificio già utilizzato come palestra per la ginnastica, con annessi spogliatoi e accesso anche da via Caselle, mentre un’altra palestra, di tipo agonistico, sarà realizzata nel comparto dell’ex Amcm. Al piano superiore della palestra scolastica troverà posto il Museo della scuola, con materiali storici e didattici d’archivio.

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