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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La siccità attanaglia le campagne, ma Hera esclude ripercussioni sui rubinetti di casa

La multiutility tranquillizza sull'abbondanza dei prelievi dalle falde. Martedì la cambina di regia per richiedere lo stato di emergenza

La grande sete assedia le campagne, il Po in secca come mai negli ultimi 70 anni, i laghi svuotati e i campi arsi dove la siccità ha già provocato danni per due miliardi di euro. È drammatico il bilancio stilato da Coldiretti che ha disegnato la prima mappa della sete da Nord a sud dell'Italia. E non è ancora iniziata l'estate. 

In Emilia Romagna si stimano in 300 milioni di euro i danni per seminativi e ortofrutta. Fino ad ora è stato dato solo il 30% dell'acqua che serve ad albicocche, ciliegie, pesche e susine e appena il 12% agli alberi di pere e mele. Per il raccolto del grano 2022 si stima in calo di rese medie ad ettaro di circa il 10%.

Nel modenese, lo stesso Consorzio di Bonifica di Burana aha invitato le imprese agricoloe (e non solo) a razionalizzare al massimo i consumi, per scongiurare qualsiasi forma di spreco.

Hera smorza l'allarme per l'acqua domestica

Se nei campi la situazione potrebbe precipitare durante le prossime settimane estive, le forniture domestiche non sono in discussione. Lo conferma Hera, attraverso le parole del Direttore centrale Reti del Gruppo Hera, Alessandro Baroncini, intervistato da Trc. "Nel modenese possiamo garantire la sicurezza nella continuità dell'erogazione grazie agli investimenti che nel tempo il nostro gruppo ha effettuato, sia in termini di rafforzamento dei sistemi di prelievo dalle falde, sia per il sistema di interconnessioni fra le reti che garantisce una certa ridondanza di approvvigionamento", ha spiegato il dirigente di Hera.

E dove non ci sono falde: "Anche i territori dell'Appennino sono presidiati, da una parte grazie all'inteconnessione con la pianura o nel caso anche con l'intevento di autobotti per il riempimento dei serbatoi in caso di ulteriore criticità", ha confermato Brodolini.

Cabina di regia per lo stato di emergenza

L’assessore regionale all’Ambiente e protezione Civile, Irene Priolo, per il pomeriggio di martedì 21 giugno, ha convocato a Bologna una cabina di regia ad hoc per gestire l’emergenza. Saranno analizzati i dati aggiornati dell'Osservatorio del distretto del Po, che si riunisce lunedì, per avere una situazione ancora più chiara.

Assieme alla Regione - con i propri settori Ambiente, Protezione civile, Arpae e Agricoltura - a fare il punto della situazione e mettere in campo i primi interventi sono stati chiamati i gestori del settore idropotabile, Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi Idrici e rifiuti), Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari),  Consorzio Canale emiliano-romagnolo e naturalmente anche l’Autorità di distretto del Po.

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