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Gli studenti regalano preservativi a scuola, il preside li bacchetta: "Metodo sbagliato"

Il Dirigente Scolastico del Liceo Carlo Sigonio di Modena commenta l'azione eseguita in campagna elettorale da alcuni candidati alle elezioni studentesche d'istitituto. I ragazzi rispondono sui social

In vista delle elezioni scolastiche per i rappresentanti d'Istituto, al Liceo "Carlo Sigonio" di Modena alcuni studenti appartenenti alla lista elettorale UmaLista hanno deciso autonomamente di distribuire un centinaio di preservativi agli studenti dell'istituto, per sostenere la campagna elettorale.

Il claim della lista, "Fallo con noi!", accompagnato dal lancio sui canali social di un hashtag specifico, è stato pensato e proposto dai candidati della lista come rimando a "vivere la vita in maniera sicura". Da qui l'idea dei preservativi.

L'iniziativa, però, non è stata gradita nè approvata dal Dirigente Scolastico, Claudio Caiti, il quale ha apertamente condannato il gesto e rimproverato i diretti interessati insieme ai membri di tutte le altre liste in lizza: radunati in Presidenza - secondo quanto riportato da un genitore - i ragazzi sarebbero stati redarguiti con toni aspri. Ovviamente l'accaduto ha sollevato polemiche: non poteva essere diversamente, visto la delicatezza del tema sollevato dal gesto degli studenti.

Queste le parole del Dirigente Scolastico, che ha spiegato la posizione della scuola circa questo insolito caso: “I ragazzi in questione hanno voluto dare un segnale, ma l’hanno dato nel modo sbagliato: il problema non è il non volere affrontare temi di grande sensibilità come questi, poichè a scuola campagne di sensibilizzazione a temi quali possono essere la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili , HIV o abbandono scolastico sono sempre state organizzate. E’ un problema di metodo più che di contenuto".

"Da procedura scolastica, l’attuazione di qualsiasi iniziativa, che sia legata o meno a temi considerati sensibili, deve sempre essere preceduta da una valutazione, da un confronto, da una una condivisione dell’eventuale proposta e dalla conseguente approvazione all’interno del Consiglio d’Istituto, quello stesso Consiglio d’Istituto di cui i ragazzi della lista elettorale in questione desiderano fare parte. Ci si confronta e si rispettano le decisioni prese collettivamente - conclude Caiti - Inoltre, un’azione del genere, secondo le normative scolastiche vigenti per la prevenzione della diffusione del virus, non è consentita”.

Gli studenti promotori dell'iniziativa, dal canto loro, hanno spiegato in un post su Instagram le motivazioni del gesto: "Perché distribuire preservativi a scuola? Perché siamo nel 2021. Perché a Chicago è nata una campagna per distribuirli nelle scuole medie. Perché nel 2001 è stato installato il primo distributore nelle scuole superiori. Perché siamo nel 2021. Perché ci si ammala ancora di malattie che si trasmettono sessualmente, perché si muore ancora di malattie come HIV, il numero degli aborti in età adolescenziale è in aumento, perché sale anche il numero di ragazze che abbandonano la scuola perché in gravidanza".

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