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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Quarta dose, in arrivo 8.500 sms dall'Ausl di Modena per le persone fragili

Chiamata attiva dal 1 marzo delle persone eleggibili: sarà inviato un SMS con l’appuntamento presso uno dei punti vaccinali

Parte dal 1° marzo la somministrazione di una dose aggiuntiva (la quarta) del vaccino anti-covid alle persone con marcata compromissione della risposta immunitaria, individuate in base alle indicazioni della struttura commissariale. La platea interessata in provincia di Modena, che in questi giorni è stata meglio precisata rispetto alla stima iniziale, è di circa 8.500 persone: si tratta di coloro che, avendo già ricevuto una dose “addizionale” oltre al ciclo primario, si trovano ora a poter ricevere la cosiddetta dose di richiamo “booster”, che diviene per loro la quarta dose di vaccino anti covid-19.

L’Ausl ha previsto la chiamata attiva, attraverso un SMS con l’indicazione di giorno, orario e punto vaccinale in cui sarà somministrato il vaccino, oppure tramite la collaborazione delle unità operative che contatteranno direttamente i pazienti che hanno in carico.

Chi non dovesse ricevere l’SMS, ma sa di rientrare, potrà comunque recarsi ai Punti vaccinali presentando la documentazione sanitaria (ad esempio un certificato rilasciato dal proprio medico di famiglia o dal medico del centro specialistico di riferimento per la propria patologia) che attesta l'appartenenza a una delle suddette condizioni. Tutte le informazioni necessarie, comprese le tabelle per la individuazione delle categorie di aventi diritto, sono riportate su www.ausl.mo.it/vaccino-covid-quarta-dose.

Chi sono i soggetti coinvolti

Queste le condizioni patologiche per le quali è prevista la quarta dose, trascorsi 120 giorni dalla somministrazione della terza: 

  • trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;
  • trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica);
  • attesa di trapianto d’organo;
  • terapie a base di cellule T esprimenti un recettore chimerico antigenico (cellule CART);
  • patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure;
  • immunodeficienze primitive (es. sindrome di Di George, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.);
  • immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.);
  • dialisi e insufficienza renale cronica grave;
  • pregressa splenectomia;
  • sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids) con conta dei linfociti T CD4+ < 200cellule/μl o sulla base di giudizio clinico.
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