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Truffe, arriva uno sportello di supporto psicologico per le vittime

Assistenza gratuita (numero verde 800631316 Sos Truffa) nell’ambito del progetto La prevenzione rende sicuri: azioni integrate per il contrasto di truffe e raggiri agli anziani

Non solo il danno economico materiale, subire una truffa, non meno di altri reati, ha un risvolto emotivo e psicologico, a maggior ragione se la vittima è una persona non più giovane. Rabbia, senso di colpa o di inadeguatezza, talvolta vergogna sono i sentimenti più comuni e può capitare che per superarli ci sia anche bisogno anche di un aiuto professionale, un sostegno di tipo psicologico.

A Modena è in funzione da oggi lo Sportello psicologico che fornisce assistenza gratuita alle vittime. L’iniziativa si colloca nell’ambito di “La prevenzione rende sicuri: azioni integrate per il contrasto di truffe e raggiri ai danni della popolazione anziana”, il progetto del Comune di Modena a cura dell’Ufficio Legalità e sicurezze, che si è aggiudicato un finanziamento del Fondo Unico Giustizia del Ministero dell’Interno e si avvale della collaborazione di enti e associazioni.

Lo Sportello psicologico nasce dalla sinergia con Federconsumatori, che gestisce da tempo insieme alle altre associazioni di consumatori lo Sportello telefonico “Sos Truffa”, e gode della collaborazione del Centro di Psicologia Clinica dell'Ausl di Modena. A indirizzare alla consulenza psicologica le vittime di truffe e raggiri sono appunto gli operatori di Federconsumatori che rispondono al numero verde 800631316 di Sos truffa (info@sostruffa.it). Il servizio di assistenza psicologica alle vittime si inserisce, pertanto, in un ambito di aiuto già ben collaudato e competente nell'ascolto di persone in difficoltà che viene in tal modo ampliato ad oltre 40 ore settimanali (dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18,30 ed il sabato dalle ore 9 alle ore 13.)

Rivolgendosi a Sos Truffa la vittima di una truffa o di un raggiro che dovesse necessitare di un aiuto psicologico per superare la brutta esperienza, potrà usufruire di due sedute gratuite presso lo studio di una professionista psicologa collaboratrice di Federconsumatori. Nel caso in cui sia necessario un ulteriore intervento, la professionista potrà segnalare alla vittima l'opportunità di proseguire le sedute presso il Centro di Psicologia Clinica dell'Ausl di Modena e, solo in tal caso l’interessato sosterrà esclusivamente le spese di ticket previste dal servizio di assistenza sanitario pubblico.

Lo Sportello psicologico è stato pensato per persone truffate, raggirate o derubate di età superiore a 65 anni, ma in caso di necessità, della stessa opportunità potranno usufruire anche persone più giovani in situazione di oggettiva difficoltà personale.

Il progetto gode quindi anche della collaborazione di Polizia Locale, Forze dell'Ordine, Servizi Sociali, Sportelli Non da Soli, Gruppi del Controllo di Vicinato, Comitati Anziani e  sindacati dei pensionati: tutti soggetti tramite i quali potrebbe arrivare la segnalazione di persone in difficoltà da indirizzare allo Sportello psicologico.

Si tratta per altro di soggetti già coinvolti nel Progetto “La prevenzione rende sicuri: azioni integrate per il contrasto di truffe e raggiri ai danni della popolazione anziana " promosso nell’ambito del Patto per Modena sicura e regolato dal Protocollo sottoscritto con la Prefettura.

Contestualmente agli incontri formativi e informativi rivolti a operatori e volontari che prestano servizio agli anziani o che con loro hanno maggiormente modo di rapportarsi (dal Puass ai Comitati anziani, dai sindacati pensionati ai referenti del Controllo di vicinato) e i corsi rivolti direttamente agli over 65 anni soprattutto sul tema dei raggiri in Internet, si è svolta la formazione, appena conclusa, rivolta a Polizia Locale e Forze dell’ordine. Il percorso curato dalla Scuola Interregionale di Polizia ha coinvolto 30 operatori tra Polizia Locale, Guardia di Finanza Arma dei Carabinieri, Questura e operatori sociali del Comune di Modena.

La prevenzione resta fondamentale

Materiali informativi distribuiti anche attraverso l’Ufficio Mobile della Polizia locale, corsi di formazione rivolti ad anziani, volontari, operatori socio sanitari, Forze dell’ordine e da maggio i suggerimenti per difendersi dalle truffe andranno anche sulle frequenze radiofoniche: punta soprattutto alla prevenzione il progetto del Comune di Modena “La prevenzione rende sicuri: azioni integrate per il contrasto di truffe e raggiri ai danni della popolazione anziana" contro le truffe telefoniche, via web, per strada, oppure presso le abitazioni.

In atto ci sono una serie di azioni tese, innanzitutto, a informare e formare i cittadini anziani, più esposti a questo genere di reati, soprattutto in un momento dove le regole del distanziamento sociale dovuto alla pandemia rischiano di aumentare l’isolamento e quindi il rischio soprattutto per gli anziani di essere più esposti ai raggiri.

Le azioni programmate dall’Ufficio Legalità e sicurezze del Comune vengono sviluppate con il coinvolgimento del Settore Politiche sociali, in particolare del Puass, della Polizia Locale, di comitati anziani e sindacati pensionati, oltre che associazioni di consumatori come Federconsumatori parte attiva nello Sportello psicologico la cui sperimentazione è appena partita.

L’obiettivo generale è potenziare l’informazione e la formazione per la prevenzione e il contrasto alle truffe e al tempo stesso potenziare sugli stessi temi la formazione di Forze di polizia e operatori pubblici dei servizi dedicati alla popolazione anziana.

Il progetto sostiene inoltre la formazione degli over 65enni all’uso consapevole del web con laboratori, webinar specifici e la collaborazione della Palestra Digitale.

Un percorso formativo specifico sul tema della prevenzione dei reati ai danni della popolazione anziana è stato attivati per forze di polizia, operatori pubblici, dei Poli sociali dei quartieri, sanitari in modo da integrare conoscenze e percorsi di sostegno alle vittime.

L'attività informativa, la distribuzione dei materiali realizzati (anche in lingue straniere tra cui moldavo, ucraino, albanese, rumeno francese e inglese) vengono distribuiti alle reti di associazioni che a vario titolo sul territorio operano per favorire lo sviluppo di reti di volontariato, terzo settore e istituzioni al fine di sostenere percorsi di assistenza e inclusione sociale a favore della popolazione anziana.

Il progetto prevede inoltre di implementare gli Sportelli Non da Soli attivando percorsi integrati tra i servizi del territorio a sostegno delle vittime e di incrementare le risorse a disposizione del Fondo di risarcimento alle vittime.

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