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Vaccini, appuntamento modificato per il 6% dei quarantenni

Sono circa 7.000 i cambi di data richiesti dai cittadini, su 112.000 appuntamenti fissati. Donini: “La flessibilità è garantita”

Sui 112.000 appuntamenti avuti ad oggi dai 40enni in Emilia-Romagna per la vaccinazione anti-Covid, sono 7.000 le richieste di modifica. "Quindi siamo intorno al 6% di persone che hanno cambiato la data". A fare il conto è l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, rispondendo oggi in Assemblea legislativa all'interrogazione della consigliera M5s, Silvia Piccinini. 

La 5 stelle chiede una "maggiore flessibilità" per i cittadini nella scelta della data sia della prima sia della seconda dose, in particolare per la fascia di età 40-49 anni che "ha più di altri carichi familiari e di lavoro" da conciliare con la campagna vaccinale. A questo si aggiunge il fatto che negli ultimi giorni sono arrivate "informazioni contraddittorie e confuse" sulla data dei richiami e sulla possibilità di spostare gli appuntamenti, oltre a "soluzioni operative diverse tra le singole province" che aumentano la confusione. "Il rischio- avverte Piccinini- è creare un forte disagio e un allontanamento dei cittadini" rispetto alla campagna vaccinale. 

Per quanto riguarda la flessibilità delle prime dosi e dei richiami, risponde Donini, "abbiamo sollevato noi a livello nazionale la richiesta di andare incontro alle esigenze ai cittadini. La prima dose può essere scelta dai cittadini, mentre per il richiamo le Ausl avranno premura di garantirlo entro il 42esimo giorno per poter gestire le varie necessità legati a impegni e vacanze".

In Emilia-Romagna, ci tiene a ricordare l'assessore, "abbiamo dovuto aprire alla fascia 40enni quando non avevamo ancora aperto le agende, in ragione dell'ordinanza del commissario Figliuolo. E quindi abbiamo utilizzato il sistema di pre-registrazione sul sito della Regione. Appena c'è stata la possibilità di inserirli nelle agende, abbiamo considerato coloro che si sono iscritti al sito come prioritari rispetto alla platea dei 40enni. Quindi a loro è stata assegnata una data prioritaria". 

A causa di diversi sistemi informatici in uso, spiega Donini, "le Ausl di Romagna, di Parma e di Piacenza hanno inviato un sms col quale hanno fatto scegliere la data, mentre le altre Ausl hanno proposto la prima data utile, che era comunque possibile cambiare". A conti fatti, dunque, "su 112.000 appuntamenti, 7.000 sono stati modificati. Quindi siamo intorno al 6% di persone che hanno cambiato la data", afferma l'assessore.

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