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Viabilità ai tempi del covid, quasi dimezzati i morti sulle strade modenesi

Nel 2020 si sono registrati 25 decessi in cincidenti stradali, a fronte dei 44 dell'anno precedente. La distrazione resta la principale causa o concausa dei sinistri

Il 2020 è stato un anno particolare anche sulle strade. I periodi di lockdown e delle restrizioni più o meno ampie hanno inciso su tutti gli aspetti sociali, flussi di traffico compresi. Gli effetti sul traffico stradale sono scaturiti da significative riduzioni degli spostamenti, più significativi nelle strade locali rispetto a quelle destinate alla grande circolazione, considerato che l’Emilia-Romagna e Modena sono zone centrali e di attraversamento per chi deve transitare verso nord da sud e viceversa.

Queste premesse per spiegare che la riduzione dei decessi avvenuti a seguito di incidente stradale in Emilia-Romagna nel 2020 (164) rispetto ai 352 nel 2019 non è da imputarsi a comportamenti virtuosi, ma a condizioni straordinarie ed irripetibili (speriamo) dovuti alla presenza del virus Covid-19 e alle conseguenti azioni per limitarne la diffusione.

Nel periodo di lockdown il tasso di mobilità (percentuale di persone che hanno compiuto almeno uno spostamento in giornata, ad eccezione dei tragitti a piedi inferiori ai 5 minuti) è scesa al 32%, contro l’85% ante Covid-19, impattando pesantemente anche sulla lunghezza media degli spostamenti (40%). Le conseguenze sono un ridotto rischio, di essere soggetto o oggetto di incidenti stradali,
come attestano i dati sopra riportati.

In sintesi, emergono diminuzioni che nella regione Emilia-Romagna toccano anche punte del 91,8% (90% in Italia) durante il mese di aprile; mediamente il decremento degli incidenti stradali è stato dell’80,3% a marzo e dell’85,8% ad aprile (72% a marzo e 85% ad aprile in Italia).

Lo evidenzia l'Osservatorio regionale sulla Sicurezza Stradale, presieduto da Mauro Sorbi, nel presentare i dati sull'incidentalità del nostro territorio nell'arco dei 12 mesi appena conclusi. Per quanti riguarda Modena, in linea con le altre province, la voce più significativa riguarda proprio gli incidenti mortali: le vittime sono state 24, a fronte delle 44 del 2019. I decessi hanno riguardato 14 automobilisti, 2 camionisti, 5 motociclisti, 4 ciclisti e nessun pedone. Ben 23 le vittime di sesso maschile, solo due le donne. I feriti sono stati invece 126 (dai dati del 118), mentre erano stato ben 2.001 nell'anno precedente (dati Istat). 

Le cause degli incidenti

La distrazione è causa o concausa di comportamenti che creano incidentalità; oltre l’81%. Ci sono tre grandi cause di distrazioni alla guida. Distrazioni manuali: tutte quelle azioni che non ci fanno tenere saldamente il volante con due mani come: maneggiare sigarette, navigatori, rasoi, trucchi, usare un cellulare, bere bibite o mangiare. Distrazioni visive: tutte quelle azioni che ci fanno allontanare lo sguardo dalla strada come: guardare il navigatore, leggere un sms, cercare qualcosa. Distrazioni cognitive: tutte quelle azioni che ci fanno perdere la concentrazione alla guida come: pensare a problemi, ripassare mentalmente un discorso, organizzare la giornata.

Il mancato rispetto della distanza di sicurezza è un’altra causa di incidentalità. Il 45% degli incidenti è dovuto a tamponamenti, e spesso sono coinvolti i mezzi pesanti. Ci chiediamo perché il Governo non inserisca degli incentivi per facilitare lo svecchiamento del parco automezzi pesanti, con la conseguente presenza su strada di camion dotati dei sistemi di sicurezza all’avanguardia ed in grado di ridurre drasticamente questa causa di incidentalità. 

L'abitudinarietà del percorso è un altro particolare di non poco conto, perché porta ad un “distacco” della attenzione alla guida e ad una (falsa) sicurezza psicologica sulla “conoscenza” del percorso inducendo ad una minore attenzione”.

Aggressività stradale 

I vari esponenti delle Forze dell’Ordine affermano che è in costante aumento il fenomeno della aggressività tra i vari utenti della strada con insulti e minacce verbali e gestuali rivolte in particolare alle donne e agli anziani anche per futili motivi. La presenza di questa cosiddetta road rage – rabbia stradale è anche causa di mancanza di attenzione alla guida.

Alcol e sostanze stupefacenti

Guidare sotto l’influenza di alcol e stupefacenti incrementa il rischio di incidente del 35,9 volte e da recenti statistiche risulta che quasi il 50% degli incidenti stradali mortali abbia proprio come concausa l’abuso di alcool e di sostanze stupefacenti. La novità è che il fenomeno colpisce prevalentemente la fascia di età over 40, mentre si è ridotto quello delle cosiddette “stragi del sabato sera”.
 

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