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Maltempo, circa 80 milioni per la prima stima dei danni al patrimonio pubblico

Firmata dal presidente la relazione d'evento: 1.290 danneggiamenti in tutte le nove province della regione -a partire dalle aree colpite dalla rotta del Panaro nel modenese - tra strade, edifici, Costa, rete fluviale, fognaria e di depurazione

È di circa 80 milioni di euro (77 milioni e 800mila euro) la prima stima dei danni al patrimonio pubblico causati dal maltempo di inizio dicembre in tutta l’Emilia-Romagna. L’elenco, concluso in meno di due settimane dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, riguarda l’intero territorio e comprende anche l’assistenza alla popolazione fornita nei giorni dell’emergenza, in particolare nel modenese dopo la rotta del Panaro del 6 dicembre e gli allagamenti nei territori di Nonantola, Castelfranco Emilia, Modena e Campogalliano.

In tutto si tratta di 1.290 segnalazioni che interessano tutte e nove le province dell’Emilia-Romagna e che dettagliano i danneggiamenti causati dalle piogge straordinarie a strade statali, provinciali e comunali, sottopassi, ponti, argini, piste ciclabili, telecomunicazioni, impianti fognari e di depurazione, arenili, edifici, ecc.

Questo il dato che emerge nella relazione d’evento firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e trasmessa a Roma a completamento della richiesta di stato di emergenza nazionale formalizzata il 7 dicembre scorso sempre dal presidente, necessaria per il riconoscimento dei risarcimenti con fondi nazionali.

“Grazie al lavoro di squadra coi territori, abbiamo chiuso questa prima fase di stima dei danni, dopo aver gestito la fase acuta dell’emergenza- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessora regionale alla Protezione civile, Irene Priolo-. Un ringraziamento speciale va ai volontari, a tutto il sistema di protezione civile regionale e nazionale, ai Vigili del Fuoco, le forze dell’ordine e quanti si sono prodigati per assistere le comunità colpite. Ora dobbiamo accelerare per riportare in condizioni di sicurezza il territorio, aprendo subito i cantieri dove necessario, e per risarcire i cittadini e le imprese che hanno visto danneggiate le proprie case e i luoghi di lavoro con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno. Anche per questo chiediamo al Governo di riconoscere lo stato nazionale d’emergenza nel più breve tempo possibile: occorre dare risposte rapide ai cittadini e alle comunità colpite”.  

Per le attività commerciali già colpite dai provvedimenti Covid del modenese, il territorio maggiormente messo alla prova per la rotta del Panaro, la Giunta regionale ha già messo a disposizione 2 milioni di euro di ristori aggiuntivi.

Intanto è partita anche la raccolta per le segnalazioni dei danni da parte di privati – comprese le associazioni - e imprese. La Regione ha inoltrato, martedì scorso, a tutti i Comuni interessati le due schede, valide per l’intero territorio regionale, da compilare per la segnalazione di deterioramenti o perdite nelle proprie case (mura, impianti, arredamento, elettrodomestici) e nelle aziende (mura, strumentazioni, macchinari).

Due le scadenze per tutto il territorio regionale. Entro 12 gennaio 2021 per le attività produttive, mentre per i privati il termine ultimo di presentazione della scheda è stato fissato per venerdì 22 gennaio 2021.

Questa ricognizione servirà a stabilire una prima stima dei danni che, una volta accolta dal Governo la richiesta di stato di emergenza nazionale, potrà portare ai primi rimborsi, cui seguirà una seconda fase di raccolta per una rendicontazione analitica (completa di fatture per i privati e perizia asseverata per le imprese) e richiedere così risarcimenti più puntuali.

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