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Climate change, fra 30 anni notti tropicali anche sull'Appennino modenese

Uno studio dell'Osservatorio clima di Arpae Emilia-Romagna prevede un aumento di temperatura di 1,5 °C da qui al 2050, con un raddoppio delle nottate di clado

Città più calde e notti "tropicali" anche in Appennino. E' questa la previsione del cambiamento climatico per le province emiliane nei prossimi 30 anni, secondo uno studio statistico realizzato dall'Osservatorio clima di Arpae Emilia-Romagna, nell'ambito del piano regionale per la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici portato avanti insieme a Regione e Arter. 

Partiamo dall'area urbana di Modena. Rispetto ai valori del periodo 1961-1990, preso come riferimento, dal 2021 al 2050 ci si attende che la temperatura media annua si innalzi di circa un grado e mezzo (da 13,3 a 14,9 gradi), con un aumento piu' spiccato per la massima estiva (da 27,8 a 30,6 gradi). In crescita anche la media della temperatura minima invernale: da 0,8 a 2,6 gradi. Di conseguenza, il numero di notti estive 'tropicali', ovvero con una temperatura superiore ai 20 gradi, dovrebbe salire da 25 a 46. 

Più alto anche il rischio di ondate di calore: attesi otto episodi, contro i due del trentennio precedente. In calo la quantità di precipitazioni annuali (da 630 a 590 millimetri) e in aumento il numero di giorni senza pioggia (da 22 a 30). 

Lo stesso trend previsto per le aree urbane emiliane da qui al 2050, si legge ancora nello studio di Arpae, è atteso anche per le zone di pianura, la collina e il crinale appenninico, dove addirittura per la prima volta si rischierebbe di avere anche qualche notte 'tropicalè con temperature superiori ai 20 gradi. 

(DIRE)

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