rotate-mobile
Attualità

Smartphone per comunicare con i famigliari, il progetto negli ospedali modenesi

Policlinico e Ospedale Civile di Baggiovara tester per il progetto Lepida della Regione Emilia-Romagna. Arrivano anche i tablet donati da Admo

Nei giorni scorsi la Regione Emilia – Romagna, con la collaborazione di Unieuro e Lepida ha consegnato all’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena 62 smartphone e altrettante schede SIM dati per consentire ai pazienti ricoverati in isolamento di dialogare in video chiamata con i propri cari. La consegna rientra nel progetto regionale che prevede di destinare quasi 500 apparecchi a tutti gli ospedali della Regione. Ebbene, l’AOU di Modena è stata l’azienda pilota di questo progetto: nelle scorse settimane, infatti, i primi smartphone sono stati consegnati alle Malattie Infettive alla Terapia Intensiva dell’Ospedale Civile di Baggiovara e alla Psicologia Ospedaliera. 

Su mandato della Regione – ha spiegato l’Ing. Mario Lugli, Direttore del Servizio Tecnologie dell’Informazione dell’AOU di Modena - abbiamo fatto la scorsa settimana alcuni test per individuare quali dispositivi (smartphone o tablet), quali App (WhatsApp, Skype, o altri) e quali connessioni (Rete cellulare, Rete Wifi pubblica, rete WiFi Privata) potessero garantire una migliore qualità e continuità nella comunicazione audio/video tra paziente e famigliari. Abbiamo dovuto anche tenere conto di quanto dispongono e di quanto utilizzano normalmente i cittadini, per non rendere complicata la connessione sul lato famigliare.  Queste rilevazioni hanno consentito alla Regione Emilia - Romagna di scegliere la formula migliore per proporre questo servizio. Sono stati scelti Smartphone con grande schermo, dotati di schede SIM Dati che permettono l’uso di WhatsApp e Skype, e consentono di colloquiare con buona qualità audio/video anche attraverso le buste trasparenti contenenti i dispositivi, necessarie per limitarne la contaminazione. Ora con la consegna dei nuovi device di Lepida potremo coprire tutti reparti COVID della nostra Azienda, mantenendo anche alcuni dispositivi di riserva.”

In aggiunta, ADMO Emilia-Romagna ha donato 5 tablet all’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena.  La donazione fa parte di un progetto più ampio che coinvolge altri ospedali della Regione con 20 tablet per permettere ai pazienti isolati di comunicare con coloro che, con preoccupazione e speranza, li aspettano a casa con l'auspicio che ciò possa dare ai pazienti quella forza necessaria al fine di poter superare il periodo critico della malattia. I nuovi tablet integrano e potenziano la dotazione di device forniti dalla Regione Emilia – Romagna tramite Lepida.

Da sempre ADMO Emilia - Romagna è vicina a tutte le persone colpite da patologie oncoematologiche obbligate a vivere le proprie giornate in Ospedale lontani dai loro affetti – ha spiegato Rita Malavoltapresidente di ADMO Emilia – Romagna - Ed è proprio da questa dolorosa esperienza di isolamento e solitudine che contraddistingue il lungo periodo di cura e trapianto di midollo osseo di coloro che sono colpiti da patologie del sangue, come per esempio la leucemia, che ADMO Emilia-Romagna ha deciso di unirsi alla battaglia contro il Coronavirus cercando di alleviare il periodo di degenza delle tante persone ricoverate.

I device, dopo confronto ed approvazione del Commissario regionale per l'emergenza dott. Sergio Venturi e dei direttori degli ospedali destinatari, sono stati consegnati all'Ospedale Infermi di Rimini, all'Ospedale di Lugo, all'Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Sant'Orsola Malpighi di Bologna e all'Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena.

A Modena, i tablet verranno utilizzati anche dai medici specialisti ad effettuare le visite ed i controlli e monitoraggi costanti a distanza dei pazienti positivi al coronavirus in quarantena presso le loro abitazioni.

tabletaidmo-2

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Smartphone per comunicare con i famigliari, il progetto negli ospedali modenesi

ModenaToday è in caricamento