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Punti triage esterni agli ospedali: si montano le tende a Pavullo, Vignola e Mirandola

Nessun allarme, si tratta solo di misure di precauzione per creare un ulteriore filtro di sicurezza nelle strutture ospedaliere comunque frequentate ogni giorno da migliaia di persone

Si rafforza il numero dei presidi, a protezione degli operatori sanitari, che serviranno a dividere già all’ingresso i pazienti con possibili sintomi da Coronavirus dagli altri. La Protezione civile regionale ha infatti predisposto, oltre ai 3 già allestiti a Piacenzanuovi moduli provvisori per il triage, dove poter sottoporre le persone ai primi controlli prima di accoglierle all’interno dei servizi ospedalieri: 3 a Modena (Mirandola, Vignola e Pavullo); 1 a Ferrara (Cento); 1 a Ravenna. Altri sono previsti a Bologna, Parma, Reggio Emilia, Rimini e Forlì Cesena. 

La nascita di queste strutture temporanee non devono però allarmare i cittadini: si tratta di strumenti preventivi e non sono in nessun modo correlati ad un aumento dei contagi a livello locale. Basti pensare che sono state installate in quei territori dove non vi è la presenza di persone contagiate.

“Continuiamo a non avere elementi per parlare di focolaio in Emilia-Romagna, anche alla luce delle nuove positività - sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi - Ribadisco che il nostro sistema sanitario è perfettamente in grado di sostenere la situazione al meglio, sia per quanto riguarda i cittadini sia nei confronti del personale sanitario. Proseguono inoltre gli accertamenti sui casi ancora in corso di analisi, che sono circa una quarantina a fronte degli oltre 600 tamponi ad oggi refertati. E da domani- aggiunge Venturi- ai due attuali laboratori di Bologna e Parma si affiancherà anche quello di Pievesestina in provincia di Cesena".

"Desidero inoltre tranquillizzare le famiglie che in queste ore si erano poste l’interrogativo se fosse necessario un certificato medico per il rientro a scuole dei loro figli alla riapertura delle scuole. L’Ufficio scolastico regionale mi ha infatti confermato che non sarà necessario alcun certificato medico per essere riammessi a scuola. Quanto a episodi di fake news - conclude Venturi -, non si fermano le denunce alla polizia postale da parte delle aziende sanitarie”

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