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Annunci fasulli per affitti di case-vacanza, "Così è troppo facile"

Federconsumatori muove una forte critica al sistema degli annunci online privi di ogni forma di controlli, ipotizzando anche l'esistenza di reti di truffatori

Anche quest'estate sono all'ordine del giorno le truffe sulle case-vacanza, realizzate tramite annunci online che si rivelano poi del tutto fasulli. La denuncia arriva ancora una volta da Federconsumatori Modena, che da anni critica il sistema delle “bacheche” in rete (Subito.it, Idealista, Immobiliare.it, Bakeca e tanti altri). "Proprio di bacheche si tratta, e l’affidabilità degli annunci che sono pubblicati è la stessa di quelli affissi ad un muro - spiega l'associazione - Chi ospita l’inserzione, a pagamento o gratuitamente, non risponde in nessun modo della veridicità del contenuto e di quanto può accadere di negativo nel corso della vacanza. In compenso le “bacheche” riempiono pagine e pagine dei propri siti di consigli su come evitare le truffe. Ma si tratta di consigli spesso inutili, perché i truffatori si sono evoluti, e diventa sempre più complesso distinguerli da chi offre in modo corretto un immobile in affitto".

Due casi esemplari

Luca affitta a marzo un appartamento a Cattolica, proposto in una bacheca in rete. Dopo alcuni contatti telefonici con la proprietaria, residente a Bologna, Luca riceve un regolare contratto da sottoscrivere, oltre alla visura dell’immobile che ne confermava la proprietà. Procede quindi con il bonifico della caparra di 1280 euro più una cauzione di 300 euro. Nei mesi successivi ha diversi contatti via WhatsApp con la proprietaria, ed è più che tranquillo. Quando il primo luglio Luca si presenta con la famiglia all’indirizzo di Cattolica, scopre che lo stesso è occupato stabilmente dai legittimi proprietari. La truffatrice ovviamente è irreperibile. Luca denuncia i fatti ai Carabinieri, e si rivolge a SOS Turista.

Sauro a maggio affitta un appartamento a Cesenatico. L’affittuario è persona molto precisa, chiede i dati anagrafici e una copia dei documenti di identità di Sauro e dei suoi familiari. Chiede che tutto sia svolto nella massima regolarità, cosa condivisa da Sauro, il quale dopo due giorni riceve il contratto d’affitto e la visura dell’immobile, come ulteriore garanzia. Unico neo, l’affittuario segnala che la visione diretta dell’immobile era possibile solo dopo il 21 giugno. A questo punto Sauro invia la caparra di 1400 euro, oltre a 300 euro di cauzione. Prima della partenza cerca ripetutamente di contattare l’affittuario, senza successo. A questo punto si rivolge all’Amministrazione di Cesenatico, che lo informa di segnalazioni di truffe simili, con l’utilizzo del medesimo indirizzo.

Un sistema senza garanzie

"Una serie di circostanze fanno pensare che i truffatori siano collegati tra loro, e che probabilmente anche altre persone siano state truffate dagli annunci apparsi nelle bacheche in rete. E’ possibile che diversi tra loro non siano ancora partiti, e che lo facciano nelle prossime settimane. Si annunciano altre vacanze rovinate, come accaduto alle famiglie di Luca e Sauro", spiega Federconsumatori.

Ovviamente è importante denunciare alle Autorità competenti, e lo Sportello SOS Turista è a disposizione delle famiglie truffate. "Ma non si può continuare così; le bacheche in rete sono diventate autostrade per i truffatori seriali, ma anche per gli affitti irregolari, in nero.  Un mercato in grande crescita, quello degli affitti turistici, che merita operatori professionali, garanzie per i turisti, certezza del rispetto delle regole. Perché questo accada, tra le altre cose, deve essere profondamente rivista la modalità con la quale le bacheche online propongono turismo", chiosa l'associazione di categoria.

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