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Truffe e furti ad anziani, l’Emilia-Romagna sul podio per reati

La nostra regione è sul podio per maggior numero di furti perpetrati ai danni dei cittadini più anziani

Sono dati allarmanti quelli che riguardano le truffe e i furti ai danni di anziani. Un bilancio grave e attendibile perché fornito dal Dipartimento Interforze di Pubblica Sicurezza e promosso dal sindacato pensionati Spi-Cgil e dall'amica Associazione dei Finanzieri-Ficiesse che collaborano attivamente al progetto "Italia Trasparente".

Se a livello nazionale il dato complessivo registra una stasi nell'incremento, ci colpisce invece l'appesantimento in Emilia Romagna.

Nel 2019 siamo passati dal 5° al 4° posto fra le regioni con gli anziani colpiti dalle "truffe" ma, incredibilmente, siamo la 2° regione che subisce "furti con destrezza" contro i cittadini più anziani.

“Come dire che nell'anno scorso, in Emilia Romagna il "Virus Truffe" si è abbattuto contro i nostri cittadini invecchiati con ben 7.225 reati : cioè 20 ogni santo giorno,domenica compresa- afferma Franco Zavatti, Cgil Modena/membro Direttivo Nazionale Ficiesse- In particolare (vedi allegati) un 2019 pesante in regione rispetto all'anno precedente, perché se vediamo un calo di circa l'11% dei furti con destrezza, con però 4 nostre province invece in crescita - Modena, Reggio Emilia, Parma, Ferrara - si abbatte un più 45,5% con le truffe e con pesantissimi picchi a Modena con più 81% e Piacenza più 74% .”

VIDEO | Truffe agli anziani, Zavatti: "Un bilancio di 20 furti al giorno"

Una situazione drammatica che  semina una crescente preoccupazione che colpisce un pezzo importante della nostra popolazione.

Una sofferenza- prosegue Zavatti- che tocchiamo direttamente nelle tante nostre sedi sindacali diffuse nei territori, ascoltando i tristi racconti, le crescenti richieste di aiuto e consigli, dalla voce tremante delle donne e uomini vittime di questi umilianti reati.”

Per far fronte a questa situazione Zavatti l’associazione Ficiesse chiedono:

 - Stringere e rafforzare la già ricca rete delle organizzazioni sociali in questi nostri territori per estendere gli argini della prevenzione, migliorare e rafforzare il ruolo delle Istituzioni territoriali e delle Forze dell'Ordine.

- A partire dall'estendere e qualificare l'ancor troppo formale Coordinamento operativo fra i diversi Corpi di polizia presenti nello stesso territorio e promuovere l'apertura, anzichè la chiusura come a Modena, dei "posti integrati di polizia" nei punti più esposti delle città.

- Valorizzare e sostenere le preziose iniziative di prevenzione, promosse dalle reti di volontariato, per la crescita dell'utile "controllo di vicinato". Esempio concreto e recente? Dovrà essere diffuso in tanti altri territori, il trainante progetto "Non Mi Freghi" recentemente avviato nei quattro Comuni del carpigiano: una rete di ben 3.850 famiglie, volontarie di vicinato, attivata per le tutele contro le truffe.

- Attività di prevenzione visibili e riconoscibili nei territori, anche per facilitare gli anziani colpiti a sporgere denuncia ed evitare comportamenti che possono favorire i truffatori.

- Spingere per costruire, in ogni territorio delle Unioni Comunali, dei Tavoli operativi con tutte le rappresentanze istituzionali, sociali e del volontariato, per sviluppare le tante possibili attività di formazione e prevenzione. Ma anche per valutare e proporre il miglior utilizzo delle risorse pubbliche per la sicurezza.

- Ad esempio. A fine dello scorso ottobre, dal Ministero dell’Interno sono stati erogati ai 9 principali Comuni della nostra regione, fondi di "...348.000 euro per attività di prevenzione e contrasto alle truffe agli anziani", con Modena che ne riceve la cifra più alta di circa 49 mila; ebbene, le tante associazioni interessate - a partire dai nostri sindacati dei pensionati - dovranno recuperare il ritardo e bussare a quei Comuni per discutere sui progetti migliori e necessari per utilizzare quelle importanti risorse pubbliche.

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