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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Unimore, AOU e AUSL insieme a ISDE per promuovere l’alimentazione, la salute e la sostenibilità

Corso di Perfezionamento diretto dalla prof.ssa Anna Iannone che coinvolge professionisti delle Aziende Sanitarie

UNIMORE, insieme ad Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena e l’Associazione Medici per l’Ambiente di Modena (ISDE), organizza un Corso di Perfezionamento sul tema “Alimentazione, salute e sostenibilità: approfondimenti per operatori in ambito di salute e ambiente” che inizierà nel prossimo mese di ottobre.

Il Corso avrà inizio il 1° ottobre 2022 e terminerà l’11 marzo 2023, la scadenza per le iscrizioni è il 5 settembre 2022. Il Corso promuove il concetto “One-Health”, che ci ricorda come “la salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente siano la stessa cosa”. I docenti del corso saranno professionisti ed esperti appartenenti a diversi settori, come la salute pubblica, la salute animale, la salute delle piante, economia e l’ambiente. Si formerà una figura professionale competente in ambito di stili di vita sani, includendo in ciò non solo l’alimentazione, ma anche il rispetto per l’ambiente e la sostenibilità, che sono di grande importanza nella prevenzione e promozione della salute.

Questo corso è estremamente attuale – ha affermato Grazia Ghermandi, Professoressa Ordinaria di Ingegneria Sanitaria Ambientale di UNIMORE e delegata del Rettore per la Sostenibilità – perché si focalizza su temi molto discussi ma poco approfonditi come l’interazione tra ambiente e salute. Grazie al web, ci sarà la possibilità per un ampio pubblico di assistere alle lezioni, aiutando la gente a vincere i luoghi comuni e, grazie alla scienza, a formarsi un’opinione consapevole su argomenti rilevanti che saranno fondamentali negli anni a venire.”

Oggi si è creato un approccio ecologico alla salute – spiega Anna Iannone Professoressa Associata di Patologia Generale di UNIMORE, membro del Comitato Scientifico e Direttrice del Corso – che si basa sulla comprensione delle relazioni e dell’interdipendenza tra la salute dell’uomo, la biodiversità e gli ecosistemi, lo stato dell’ambiente e le condizioni socio-economiche. L’obiettivo del Corso è quindi di formare una figura professionale competente in ambito di stili di vita sani, includendo in questa definizione non solo l’alimentazione, ma anche il rispetto per l’ambiente e la sostenibilità che sono di grande importanza nella prevenzione e promozione della salute, soprattutto per quel che riguarda la prevenzione delle patologie cronico-degenerative e oncologiche. Altro obiettivo è quello di identificare metodi da adottare per uno sviluppo economico basato su criteri di produzione e distribuzione consapevoli, oltre che analizzare i rapporti esistenti tra produzione degli alimenti e ambiente (effetti su clima, atmosfera, acque, biodiversità), ciò soprattutto in riferimento alle colture e agli allevamenti intensivi. Sarà dato spazio, inoltre, ai temi dell’importanza della comunicazione e della valutazione del rischio, e del controllo di qualità degli alimenti. Insomma, tutti contenuti di sicura utilità per chi opera in ambiente sanitario, agro-alimentare, zootecnico e di tutela ambientale”.

Il comitato scientifico del corso è composto, anche dalla prof. Francesca Carubbi – docente UNIMORE di Scienze Tecniche Dietetiche Applicate e Medico della Struttura Complessa di Medicina ad indirizzo Metabolico Nutrizionale dell’Ospedale Civile - dal prof. Andrea Pulvirenti (Professore Associato di Microbiologia Agraria di UNIMORE), dal col. Antonio Mannino dell’Accademia Militare di Modena (nonché docente UNIMORE), dal dott. Francesco Apruzzese responsabile della struttura tematica oceanografica DAPHNE e dal dott. Paolo Lauriola, epidemiologo e presidente di ISDE-Modena.

Insieme – conclude la prof.ssa Iannone - abbiamo lavorato per la realizzazione del Corso e abbiamo voluto estenderlo a tutti. Infatti, mentre il corso in presenza, che avrà luogo presso il centro didattico del policlinico, sarà aperto, previa iscrizione a professionisti delle varie aree, con attribuzione di 50 crediti ECM, le varie giornate verranno anche registrate, e postate sul sito web del corso, dove saranno fruibili da tutti e, a richiesta, verrà rilasciato un attestato di partecipazione, che per gli studenti universitari potrà essere utilizzato per la fruizione di CFU (fino a 15).

La realizzazione del Corso è stata resa possibile grazie alla collaborazione con ISDE, associazione con la quale UNIMORE ha già collaborato per la realizzazione di iniziative quali “I martedì di ambiente e salute” nelle sue due edizioni passate (la prima ha partecipato anche al “Festival dello sviluppo sostenibile 2020”), e con una terza che partirà quest’autunno e che vedrà coinvolta la scuola professionale “Guarini” di Modena.

ISDE è una Associazione composta per lo più da medici – spiega il Presidente Paolo Lauriola - ma anche, come prevede il concetto di One Health da chimici, veterinari, avvocati economisti. Si tratta cioè di persone competenti che volontariamente mettono a disposizione le loro conoscenze e il loro entusiasmo sul tema ambiente e salute. Il cibo è l’elemento che asseconda una funzione biologica fondamentale attraverso cui il nostro organismo trasforma ed assorbe le sostanze nutritive contenute nei cibi, che consentono l’accrescimento e la vita dell’organismo. In generale però “mangiare” è un atto più complesso attraverso cui, oltre ad immettere nel nostro corpo cibo, portiamo dentro di noi affetti, valori, tradizioni e usanze, che fanno parte della nostra storia personale”.

La produzione, il trasporto e il consumo di alimenti deve considerare fattori quali la “salute” e “l’ambiente”, che non sono affatto elementi esterni ai processi sociali e produttivi, ma anzi ne sono la premessa essenziale. Questo è tanto più vero quando si consideri la fragilità degli ecosistemi a livello globale. Ne stiamo vivendo alcuni effetti tragici proprio in questi giorni con una siccità assolutamente inaspettata a questi livelli, incendi definiti “esplosivi”. Con ghiacciai alpini che si sciolgono come “neve al sole” “Il ruolo delle Associazioni – conclude Lauriola - deve quindi essere quello di sostenere in modo attivo, positivo e convincente una transizione culturale che sarà il motore di quella transizione economica, ambientale e politica che ormai non è più rimandabile di fronte alle crisi climatica, energetica e geopolitica a cui stiamo assistendo, purtroppo, con una passività che non può più essere in alcun modo giustificata. È per questo che ci siamo impegnati con UNIMORE e le Aziende sanitarie locali sul tema del cibo sano e sostenibile da un punto di vista ambientale. E abbiamo pensato di agire rivolgendoci ad esperti che da diversi punti vista possono migliorare l’approccio a questa funzione essenziale facendo scelte consapevoli e rigorose”.

Fondamentale è stata la collaborazione con l’AUSL di Modena e con l’AOU di Modena che hanno dato un contributo organizzativo e hanno supportato il corso anche con la disponibilità di alcuni suoi docenti. Il Corso si avvarrà anche di docenti dell’Azienza USL di Reggio Emilia, di Ferrara e di esperti del Ministero delle politiche agricole.

“Con la pandemia da COVID-19 - ha aggiunto Claudio Vagnini, Direttore generale dell’AOU di Modena - si è avuta una tragica conferma di quanto sia importante conoscere il legame tra la salute dell’uomo, quella degli animali domestici e selvatici e le relative conseguenze sulla sicurezza alimentare ed economica, nonché sulla biodiversità dell’ecosistema. Si ricordi, solo ad esempio, il tema dello spillover e del legame tra inquinamento atmosferico e diffusione delle malattie. Per questo motivo abbiamo dato il nostro appoggio a questa importante iniziativa di UNIMORE che vede impegnati alcuni nostri professionisti di prim’ordine”.

Alla fine del corso i partecipanti saranno in grado di fornire la loro competenza ad individui, alla collettività, alle istituzioni competenti (ad es. Dipartimenti delle Aziende Sanitarie, ARPA-APPA, Regioni, Comuni) su corretti stili di vita, sui metodi da adottare per uno sviluppo economico basato su criteri di produzione e distribuzione consapevoli, sui rapporti esistenti tra produzione degli alimenti e ambiente (effetti su clima, atmosfera, acque, biodiversità), soprattutto in riferimento alle colture e agli allevamenti intensivi, sull’importanza della comunicazione e della valutazione del rischio, e sul controllo di qualità degli alimenti.

Ambiente, sostenibilità e alimentazione sono tre temi molto importanti per la salute delle persone e delle comunità in cui viviamo – ha aggiunto Anna Maria Petrini, Direttrice Generale dell’Azienda USL di Modena -. Siamo molto contenti di sostenere questa nuova iniziativa che guarda al futuro, andando a costruire competenze che sappiano rendere concreti i valori della prevenzione e promozione della salute così come previsto dal Piano Regionale della PrevenzioneL’obiettivo del Corso è quindi di formare una figura professionale competente in ambito di stili di vita sani, includendo in questa definizione non solo l’alimentazione, ma anche il rispetto per l’ambiente e la sostenibilità che sono di grande importanza nella prevenzione e promozione della salute, sia per le nuove generazioni sia per quel che riguarda la prevenzione delle patologie cronico-degenerative e oncologiche”.

Informazioni e scadenze

Il Corso, che avrà una durata annuale, rilascerà 15 crediti formativi universitari (CFU) agli studenti universitari e 50 crediti ECM a medici, infermieri, veterinari, biologi nutrizionisti, tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni tecniche, della prevenzione e della riabilitazione.

Verrà comunque rilasciato un attestato di partecipazione al Corso.

Per qualsiasi informazione (programma, bando, etc) si può consultare il sito web

Il Corso avrà inizio il 1° ottobre 2022 e terminerà l’11 marzo 2023.

Scadenza per le iscrizioni: 5 settembre 2022, ore 13:30.

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