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Unimore, aperto ufficialmente il nuovo anno accademico: quasi 30mila gli studenti

Numeri sempre più rilevanti per l'Ateneo modenese e reggiano. Saluto del Ministro in videoconferenza e relazione del Rettore

Questa mattina l'aula magna del Centro Servizi della Facoltà di Medicina, presso il Policlinico, ha ospitato la tradizionale cerimonia di avvio dell'anno accademico di Unimore. Dopo il consueto Gaudeamus Igitur, ha aperto i lavori la Ministra dell’Università, Prof.ssa Maria Cristina Messa (in video-collegamento), cui ha fatto seguito seguito il tradizionale intervento del Magnifico Rettore, Prof. Carlo Adolfo Porro. Successivamente, sono state ascoltate le relazioni del Prof. Ganluca Marchi, Pro Rettore Vicario e Delegato alla Terza Missione, del Prof. Paolo Pavan, Delegato alla Ricerca, e del Prof. Giacomo Cabri, Delegato alla Didattica. Sono poi seguiti gli interventi del neoeletto Presidente della Conferenza degli Studenti, Filippo Calandra e del Presidente della Consulta del Personale Tecnico Amministrativo, Dott. Giacomo Guaraldi.

Il Rettore, nella sua relazione, ha evidenziato: "Questa cerimonia si svolge in un A.A. ancora segnato dalla pandemia ma da cui emergono incoraggianti segnali di miglioramento. Un sentito grazie ai dirigenti, agli operatori e alle operatrici in ambito medico-sanitario, ai volontari, alle forze dell’ordine e a tutti coloro che combattono il virus insieme al fondamentale apporto di tutte le istituzioni; mi sia consentita una particolare menzione per l’attività di ricercatori e ricercatrici che, con anni di studio e di ricerca di base alle spalle, ci consentono oggi di prevenire la diffusione della malattia attraverso i vaccini e adottare presidi terapeutici di contrasto. 
Anche il nostro Ateneo ha subito purtroppo la perdita di stimatissimi colleghi; a loro va il nostro commosso pensiero e per loro invito ad alcuni istanti di raccoglimento."

Con quasi 30.000 studenti iscritti ai corsi di studio di I, II e III livello e oltre 1.400 dipendenti tra personale docente, ricercatore e tecnico-amministrativo a tempo indeterminato, Unimore rientra dal 2017 tra gli Atenei italiani di grandi dimensioni. Questo risultato è il frutto di un notevole incremento (oltre il 30%) del numero di studenti e studentesse iscritte ai Corsi di Laurea, verificatosi dal 2014 a oggi.

"Nella sua lunga storia, le cui origini risalgono al 1175, l’Ateneo è stato un punto di riferimento importante per la vita culturale e scientifica, nonché della tutela della salute delle comunità del territorio - ha aggiunto Porro - La crisi pandemica del 2020 ha portato anche in Unimore cambiamenti immediati e profondi in tutte le principali attività. La risposta all’emergenza pandemica ha avuto un determinante contributo del personale universitario medico-sanitario. Altra emergenza a cui si è dovuto dare una risposta si è rivelata quella organizzativa, con una massiccia e rapida transizione verso la digitalizzazione dei flussi di lavoro. Anche sulla base di quella esperienza critica, Unimore sta ridefinendo l’organizzazione interna del proprio lavoro, processo che continuerà a richiedere un forte impegno di cambiamento anche nel prossimo futuro. Il massimo sforzo è stato esercitato per rispondere, nel pieno della crisi pandemica, al disagio degli studenti, specialmente provenienti da fuori regione e internazionali, aumentando la comunicazione e la disponibilità all’ascolto, fornendo dispositivi per poter fruire della didattica a distanza, semplificando e digitalizzando le pratiche amministrative. L’attività di ricerca è proseguita, pur nelle difficoltà legate all’interruzione temporanea di buona parte delle attività laboratoriali. L’attività progettuale e di risposta a bandi regionali ed europei è rimasta molto intensa". 

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