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Unimore lavora alla validazione del questionario ASK per i bambini con paralisi cerebrale infantile

Pubblicato recentemente sul Journal of Sports Medicine and Physical Fitness lo studio volto a validare la versione italiana di questo strumento di valutazione

Dipartimento Chirurgico, Medico, Odontoiatrico e di Scienze Morfologiche con Interesse Trapiantologico, Oncologico e di Medicina Rigenerativa (CHIMOMO) di Unimore, in collaborazione con l’Unità per le Gravi Disabilità dell’Età Evolutiva (UDGEE) dell’Azienda USL – IRCCS di Reggio Emilia, hanno avviato il percorso di validazione della versione italiana del questionario Activities Scale for Kids (ASK) e ha pubblicato recentemente lo studio intitolato “Cross-cultural validation of Activities Scale for Kids: the performance of healthy italian children” (Convalida interculturale di Activity Scale for Kids: la performance di bambini italiani sani) sulla rivista specialistica di medicina e traumatologia “Journal of Sports Medicine and Physical Fitness”.

Activities Scale for Kids (ASK) è uno strumento internazionale, nato in Canada, utilizzato nella valutazione di pazienti con paralisi cerebrale infantile che permette di cogliere il punto di vista del paziente, anche minorenne, rispetto alle proprie capacità di svolgere le attività tipiche quotidiane per la propria età tanto da diventare elemento fondamentale del percorso riabilitativo.

Si tratta di uno strumento molto importante che tuttavia, fino ad oggi, non poteva essere utilizzato in Italia perché non validato nel nostro contesto. Quando si utilizza un questionario per misurare certe caratteristiche nei pazienti occorre infatti che ne siano testate le caratteristiche psicometriche nel contesto di applicazione.

La pubblicazione dello studio ed il prestigio della rivista dove è stato edito costituiscono un bel riconoscimento del lavoro di squadra che si è instaurato tra universitari, ricercatori e operatori dell’Azienda IRCCS di Reggio Emilia, coordinato dalla dott.ssa Stefania Costi, responsabile del progetto FAR di Unimore. La validazione è un processo lungo che prevede diverse tappe, in questo caso il processo è iniziato nel 2016 proprio a Reggio Emilia, grazie alle competenze maturate nell’ambito della ricerca in riabilitazione infantile maturate negli anni sia nel corso di laurea di fisioterapia sia nei master dedicati alla riabilitazione infantile.

Una delle tappe previste per la validazione dello strumento è la somministrazione del questionario ad individui sani, che si presuppone siano in grado di svolgere pienamente le attività della vita quotidiana tipiche della loro età, come ad esempio allacciarsi le scarpe, fare i compiti, fare sport o giochi all’aperto. Per fare questo si è scelto di somministrare la ASK a un campione di 215 ragazzi e ragazze dai 5 ai 15 anni delle scuole elementari e medie “Kennedy” e “Lepido” di Reggio Emilia.

La tappa successiva, in corso di svolgimento, è quella di testare il questionario nella popolazione di bambini con paralisi cerebrale infantile. Per completare questa fase sono fondamentali le collaborazioni con l’Unità per le Gravi Disabilità dell’Età Evolutiva dell’Azienda USL – IRCCS di Reggio Emilia e il contributo dei corsi di laurea di Fisioterapia, Terapia Occupazionale ed Infermieristica della sede Unimore di Reggio Emilia, che hanno messo a disposizione docenti e studenti per realizzare lo studio.

Al termine di questo processo pluriennale, i bambini e le bambine italiani con disabilità potranno contribuire con il loro punto di vista a fissare obiettivi rilevanti per il loro percorso riabilitativo e il loro benessere globale.

“Validare uno strumento di misurazione rivolto a bambini e adolescenti con disabilità – afferma il dott.ssa Stefania Costi, coordinatrice del corso di laurea in Fisioterapia e responsabile del progetto - è un processo complesso che prevede diverse tappe. Siamo molto orgogliosi di aver intrapreso con l’Ircss Santa Maria Nuova di Reggio Emilia questo percorso per la validazione della ASK nel contesto culturale italiano, un lavoro di squadra che vede insieme molteplici competenze del Dipartimento CHIMOMO, che ha sostenuto lo studio attraverso il Fondo per la Ricerca di Ateneo - FAR 2017 e dei corsi di Laurea di Fisioterapia, Terapia Occupazionale ed Infermieristica della sede di Reggio Emilia. Un ringraziamento speciale lo dobbiamo ai bambini, alle bambine ed agli adolescenti che hanno aderito con entusiasmo, ai loro genitori, alle insegnanti e agli insegnanti, ai coordinatori/trici e presidi delle due scuole reggiane che hanno partecipato alla ricerca. Senza la loro libera adesione, questo studio non avrebbe potuto svolgersi”.  

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