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Villa Montecuccoli, parte la fase realizzativa del primo Hospice di Modena

Villa Montecuccoli sarà concessa gratuitamente all’Ausl per 30 anni rinnovabili: verrà restaurata e adibita a luogo d’accoglienza per malati. Si riorganizzano gli spazi lasciando inalterata la struttura originale, con la sola aggiunta di servizi e ascensore. Si recuperano le pitture delle volte nell’area centrale e lo scalone

Sarà un luogo d’accoglienza per le persone affette da patologie complesse e per le loro famiglie, in grado di migliorare la qualità della vita attraverso le cure palliative, con la prevenzione e il sollievo dalla sofferenza e il trattamento delle altre “problematiche di natura fisica, psicosociale e spirituale”, come definito dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Entra nella fase realizzativa il percorso per la costruzione del primo Hospice territoriale a Modena, nella sede di Villa Montecuccoli a Baggiovara dove, nell’edificio di proprietà comunale per anni adibito a scuola ma ormai in disuso da tempo, saranno realizzati tra i 14 e i 16 posti letto destinati per malati gravi con patologie oncologiche o non oncologiche.

VIDEO | Villa Montecuccoli, la struttura ristrutturata diverrà l'Hospice di Modena

Il progetto ha ottenuto il via libera della Soprintendenza rispetto alla riconversione dell’immobile e al cambio di destinazione d’uso della villa da ex residenza civile/scuola elementare a Hospice, e sarà finanziato grazie anche ai contributi della Regione Emilia-Romagna e del Ministero, con il sostegno della Fondazione Onlus. Quest’ultima ha messo a disposizione il progetto e sosterrà l’intervento grazie alla solidarietà dei modenesi che, come sottolinea il sindaco Muzzarelli, stanno contribuendo con generosità all’iniziativa.

I lavori

I lavori, che interesseranno una superficie complessiva di circa 2 mila metri quadrati, avranno una durata di circa due anni dall’avvio delle attività. Entro l’anno è prevista l’avvio della gara per l’assegnazione dell’appalto.

L’intervento prevede una riorganizzazione degli spazi interni lasciando inalterata la struttura originale: le parti tecnologiche di arredo saranno inserite all’interno dei vani precostituiti con poche trasformazioni distributive. È prevista, in particolare, la predisposizione dei servizi e di un ascensore. Verrà restaurato lo scalone principale che collega i due androni al piano terra, di cui uno sarà adibito a ingresso. Saranno restaurate le pitture ornamentali dei soffitti a volta della zona centrale: l’androne principale e la sala al primo piano. Verranno inoltre recuperati e rinnovati infissi, pavimenti e solai. L’area esterna sarà mantenuta a verde nel ricordo del giardino all’italiana progettato da Karl Huller, che in origine caratterizzava la villa e verranno realizzati percorsi e aree cortilive in pietra grigia come quella del porticato. Saranno inoltre ricavati 20 parcheggi a servizio della struttura nel rispetto delle alberature presenti.

Sulla base del Protocollo, visto il carattere pubblico dell’intervento, il Comune concede all’Ausl a titolo gratuito per 30 anni rinnovabili l’edificio, gli immobili e le aree pertinenziali di via Jacopo da Porto 490 a Baggiovara, mettendolo a disposizione anche in via anticipata. Le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile saranno a carico dell’Ausl, che si impegna a garantire tutte le procedure e attività necessarie per realizzare l’Hospice gestendo e regolando le forme di collaborazione con la Fondazione. Quest’ultima fornirà il progetto esecutivo all’Ausl e realizzerà senza oneri per gli altri soggetti quanto altro risulterà necessario per la realizzazione dell’Hospice.

Nella struttura, equipe specialistiche multiprofessionali integreranno l’approccio medico, psicologico e spirituale garantendo al malato, in quella fase della sua vita, un’assistenza meno traumatica e dolorosa possibile, supportando in tale percorso anche i familiari.

Nuova titolazione a Cristina Pivetti

Sarà intitolato a “Cristina Pivetti” in ricordo della giovane donna modenese prematuramente colpita, i cui genitori hanno dato vita alla Fondazione Hospice Modena – Dignità per la vita – Cristina Pivetti con l’obiettivo di contribuire alla realizzazione e alla gestione della struttura.

Oltre alla concessione della villa, degli immobili e delle aree pertinenziali, il Comune si impegna a fornire la propria collaborazione per la predisposizione del progetto esecutivo e l’ottenimento dei nulla osta necessari per la sua approvazione, oltre a presentare le ulteriori istanze necessarie alla Soprintendenza e ad attivare i servizi dell’Ausl per ottenere un parere preventivo sul piano igienico-sanitario rispetto all’intervento. L’Amministrazione porrà inoltre particolare attenzione agli aspetti della mobilità urbana una volta realizzato l’Hospice.

L’Ausl gestirà le procedure di finanziamento del progetto rapportandosi con la Regione e con la Fondazione, validerà il progetto esecutivo e si occuperà delle procedure di gara. Porrà in essere tutte le attività necessarie e di competenza per la realizzazione e la futura gestione dell’Hospice.

La Fondazione, oltre a fornire il progetto esecutivo, assicurerà la direzione dei lavori.

Per realizzare l’intervento verrà creato un Comitato d’indirizzo costituito da rappresentanti degli enti per la definizione e valutazione degli standard organizzativi e assistenziali, la promozione di attività per la diffusione della cultura delle cure palliative, la rilevazione dei fabbisogni formativi e la promozione di eventi verso il personale, i familiari e la popolazione, oltre a un comitato tecnico di coordinamento per la verifica degli standard strutturali e di tutti gli interventi operativi.

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