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A cura di Simone Grillini

Tredici 3° stagione – Il peggio del peggio

Una scrittura sbagliata da tutti i punti di vista rende questa serie uno dei prodotti più scadenti degli ultimi tempi. Voto: 3

“Ho paura”

Dopo gli eventi accaduti nella seconda stagione, Bryce Walker decide di cambiare scuola, mentre  Tyler Down viene aiutato dai propri compagni per superare il trauma subito. Nel frattempo alla Liberty High School arriva Any, una nuova ragazza che diviene fin da subito gran amica di Clay Jensen. Purtroppo, proprio quando tutto sembrava essere tornato alla normalità, accade qualcosa che metterà tutti in allarme.

È uscito già da diverso tempo, ma è una recensione che ci tenevo fare perché è uno dei prodotti televisivi più beceri degli ultimi tempi, ma partiamo dal principio. La prima stagione, sebbene sia stata sopravvalutata, è discreta e riesce a creare interesse tra il pubblico. A questo punto la serie doveva concludersi, ma Netflix ha deciso di cavalcare l'onda del successo che tale prodotto aveva raggiunto rinnovandolo con altri tredici episodi. Questa volta la qualità si è notevolmente abbassata raggiungendo livelli aberranti sotto molti punti di vista, in particolar modo la sceneggiatura. Ahimè, non è finita perché è approdata sulla piattaforma streaming più famosa di sempre anche una terza stagione che riesce a fare anche peggio.

Gli sceneggiatori si sono dovuti arrampicare sugli specchi per proseguire una storia che doveva concludersi 26 episodi prima. La scrittura della terza stagione di Tredici è un chiaro esempio di come non si dovrebbe realizzare una sceneggiatura. La storia raccontata è confusa e piena di incongruenze e inoltre gli episodi per ogni stagione sono ben 13 di una durata di circa un'ora ciascuno, decisamente troppo. Considerando che la noia sopravanza dopo pochi minuti dall'inizio di una puntata, riuscire ad arrivare alla fine è una vera e propria tortura.La serie cerca in tutti i modi di farsi prendere seriamente, ma, proprio a causa delle continue incongruenze, ogni sforzo degli sceneggiaturi risulta vano. Inoltre si può notare un costante tentativo di trattare temi molto delicati quali lo stupro, l'aborto e il suicidio, ma il tutto viene affrontato in maniera superficiale e fin troppo sbrigativa.

La fotografia si differenzia a seconda delle diverse linee temporali presenti, ma tale scelta non risulta essere pienamente azzeccata perché a lungo andare crea più che altro confusione e la narrazione sconclusionata non aiuta di certo la situazione. La regia, come anche il montaggio, risulta nella media, mentre le interpretazioni del cast sono altalenanti. Infatti alcuni attori, come Dylan Minette nei panni di Clay, sono stati buoni nel proprio lavoro, mentre altri, come Alisha Boe nel ruolo di Jessica, non convincono appieno. 

Uno dei pochi pregi che la scorsa stagione vanta riguarda la scrittura di Bryce Walker, ma in queste nuove 13 puntate neanche ciò è stato confermato. Infatti, si vede chiaramente che i suoi comportamenti, come quelli di tutti, non sono reali, ma scritti. Proprio per tale ragione risultano finti ed incoerenti con la propria caratterizzazione. Un appunto particolare va dato alla new entry Any che risulta essere un ruolo altamente detestabile ed incapace di creare interesse tra un pubblico già annoiato.

La terza stagione di "Tredici" è un fallimento vero e proprio. La serie cerca di sensibilizzare la gente su certe tematiche senza riuscirci, restituendo invece allo spettatore una morale piuttosto discutibile. Come se non bastasse, è stata annunciata persino una quarta stagione che, date le premesse, non promette bene. 

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