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A cura di Simone Grillini

Doctor Sleep – Un buon film, ma un brutto sequel

Una pellicola di per sé godibile che però non considera il fatto di essere il sequel di “Shining”. Voto: 6

“Vieni a giocare con noi... per sempre.”

Dan Torrance non è mai riuscito completamente a riprendersi dagli eventi accaduti da piccolo all’Overlook Hotel. Un giorno fa la conoscenza di Abra, una bambina aventi i suoi stessi poteri. Quest’ultima, però, si trova in grave pericolo perché è ricercata dai membri de “Il Nodo”, un gruppo di assassini che si nutrono di Luccicanza. A questo punto Dan decide di intervenire per poterla salvare.

Definito da molti come l’horror per eccellenza, “Shining” è divenuto oggigiorno un cult del cinema. A quasi quarant’anni dalla sua uscita, approda in sala “Doctor Sleep” tratto dall’omonimo libro di Stephen King che segue gli eventi di Dan Torrance adulto e profondamente mutato rispetto a quando lo avevamo lasciato all’Overlook Hotel.

Nella regia di Mike Flanagan si nota una continua ricerca di omaggiare  e citare Kubrick. Infatti sono presenti diverse inquadrature che riprendono perfettamente “Shining”. Questa particolarità rappresenta uno dei punti di maggior forza della pellicola. Ci sono determinate scene che riescono appieno a creare l'effetto nostalgia ricercato, in particolare quando viene ripresa la colonna sonora originale del film del 1980.

Nonostante ciò il lungometraggio in questione presenta un registro totalmente differente rispetto a “Shining” a partire dalle atmosfere ricreate e ad una narrazione incredibilmente didascalica. Proprio per questa ragione se preso come un film a sé stante funziona, ma se considerato come il sequel dell'opera di Kubrick allora non convince.

La storia raccontata si basa su una sceneggiatura non esente da difetti. Molti sono gli argomenti trattati, ma in più occasioni sono fin troppo pochi approfonditi. Inoltre anche la scrittura dei vari personaggi non è sempre efficace e per tale ragione alcuni risvolti non risultano impattanti come vorrebbero. Nonostante il tutto il lungometraggio di per sé ha una trama interessante, in grado di intrattenere. Al contrario, però, potrebbe far storcere il naso ai tanti appassionati del lungometraggio del 1980. 

Pienamente azzeccati sono invece le scelte di Ewan McGregor e Rebecca Ferguson nei panni di Dan Torrance e Rose Cilindro. Non convince invece Kyliegh Curran nel ruolo di Abra ed il re-casting effettuato per i personaggi storici, escluso Carl Lumbly perfettamente in parte.

Alcune lodi tecniche che meritano menzione sono senza alcun dubbio la fotografia ben studiata e la scenografia accurata nei dettagli. Buona è anche la colonna sonora adottata.

Doctor Sleep” è un film nella quale Flanagan ha messo il cuore, ma stavolta non basta. Ammirevoli sono le numerose citazioni a “Shining”, ma la trama e la sceneggiatura su cui si poggia il lungometraggio un po' rovina il ricordo del cult di Kubrick. Allo stesso tempo bisogna ammettere che la pellicola di per sé è buona se confrontata alla gran parte degli horror che ultimamente escono in sala.

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