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A cura di Simone Grillini

Stranger Things 3° stagione – Miglior serie Netflix?

Una trama non particolarmente innovativa, ma incredibilmente interessante. Voto: 7

Commetti i tuoi errori, impara da essi e quando la vita ti fa male, perché te ne farà, ricorda quel dolore, il dolore fa bene.”

È passato un anno dalle vicende che tormentarono Will e i suoi amici ed ora i maggiori problemi che devono affrontare i ragazzi riguardano le loro relazioni amorose. La quiete però ha fine quando in città fa nuovamente la comparsa il Mind Flayer.

Una delle serie di maggior successo di Netflix è tornata con 8 nuove puntate. Questa terza stagione segue una storia non particolarmente innovativa, ma anzi molto simile alla precedente. Nonostante ciò gli autori, Matt e Ross Duffer, riescono a rendere il tutto incredibilmente interessante e non troppo ripetitivo catturando, così, l’interesse degli spettatori.

La sceneggiatura presenta alcune piccole forzature, ma in linea generale è stato svolto un buon lavoro. In questa nuova stagione si nota una crescita ed una maturazione dei vari personaggi, ma non sempre sono stati approfonditi e caratterizzati al meglio. Inoltre alcuni risvolti di trama non hanno avuto una gestione adeguata, mentre altri sono stati ben studiati ed in grado di colpire appieno lo spettatore.

Dal punto di visto tecnico la serie ha confermato l’alto livello alla quale siamo abituati. Infatti la regia è ben curata ed allo stesso modo anche la fotografia e le musiche riescono a ricordare perfettamente gli anni 80. Altra lode va attribuita agli effetti visivi che si sono dimostrati per la maggior parte delle volte ben realizzati e molto credibili.

Quando si parla di “Stranger Things” non si può non far riferimento alle numerose citazioni che si possono trovare di puntata in puntata a film della cultura pop come “Terminator”, “Ritorno al futuro”, “La storia infinita” e tanti altri ancora. Infine molto bene anche il cast nelle varie interpretazioni a partire da Millie Bobby Brown nei panni di Undici a David Harbour nel ruolo di Jim Hopper, mentre la meno convincente è Sadie Sink per il personaggio Max.

Questi nuovi otto episodi rimangono sulla stessa linea della precedente stagione e riescono quindi a mantenere le aspettative sperate. Sebbene non sia perfetta, la serie intrattiene e crea interesse nei confronti del pubblico. I livelli della prima stagione non vengono raggiunti, ma ciononostante “Stranger Things” si conferma essere un ottimo prodotto, non il migliore di tutto il catalogo Netflix, ma senza alcun dubbio è caldamente consigliata una sua visione.

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